“Una maggioranza nervosa e divisa ha portato in discussione nel consiglio comunale del 30 novembre l’aumento dell’addizionale IRPEF dallo 0,5 allo 0,8, ovvero il massimo previsto. Significava quindi recuperare dal bilancio oltre un milione e mezzo di euro per coprire i debiti che il comune ha contratto durante questi anni, prendendoli direttamente dalle tasche dei lavoratori. Come opposizioni, pur nella eterogeneità delle nostre visioni, abbiamo chiesto che fosse garantita quantomeno un’esenzione per i redditi più bassi e un aumento scaglionato progressivo dell’aliquota comunale. Abbiamo chiesto che questa proposta fosse discussa nella commissione bilancio per essere supportata dai dovuti pareri e previsioni contabili e poi presentata a fine mese in occasione del bilancio di previsione. Non è stata accolta tale proposta e il Sindaco ha richiesto seduta stante il parere contabile, sostenendo che tanto le commissioni non servono a nulla. A quel punto il consiglio è stato interrotto e la maggioranza si è blindata in sala giunta, lasciando l’opposizione ad aspettare, senza diritto di partecipare alla discussione, violando anche il regolamento del consiglio comunale. Abbiamo aspettato a lungo perché l’argomento è delicato e di interesse pubblico, ma la pazienza ha un limite, così abbiamo deciso di abbandonare i lavori dell’aula.
Due dati vanno sottolineati in merito al consiglio di ieri: il primo è che l’opposizione non solo ha un ruolo, ma salva i cittadini ancora una volta. Infatti un minimo di esenzione e di progressività sull’IRPEF è stata alla fine applicata ed è ovvio che questo non sarebbe avvenuto senza l’intervento delle opposizioni. Così come senza il nostro intervento i valori venali dei terreni sarebbe stati applicati con tabelle sbagliate, generando contenziosi e un’alterazione delle previsioni di entrata.
Il secondo è che la maggioranza perde pezzi: l’ennesimo centro commerciale è stato approvato nei punti successivi con soli tre voti di scarto, compreso quello di Italia Viva. Come pensano di affrontare la sfida della ripresa, della transizione ecologica e del PNRR in queste condizioni?”. Lo scrive in una nota Luca Brignone, Consigliere di Alternativa per Anzio.