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Due ore di attesa per la terza dose all’Ospedale di Anzio, i racconti

Oltre due ore di attesa, nonostante la prenotazione della Asl, all’ospedale di Anzio per fare il vaccino. In tanti hanno deciso di rinunciare e sono andati via proprio per i tempi lunghi in modo estenuante.
“Per la prima e la seconda dose – ci racconta un cittadino che ha prenotato la terza dose ed è rimasto in attesa oltre due ore – sono andato ad Ariccia, sono entrato ed uscito in 20 minuti, compresa l’attesa di 15 minuti dopo la somministrazione. Quello che succede ad Anzio è assurdo perché la disorganizzazione scoraggia anche chi vuole vaccinarsi. Mentre io aspettavo almeno sei persone, con la prenotazione, hanno rinunciato e deciso di andare via. Sono arrivato alle 12 per l’appuntamento alle 12,20 ed erano in attesa le persone che avevano appuntamento alle 10,30. Io sono rimasto è ho fatto il vaccino alle 14,45. Altre persone sono andate via. Un mio amico è tornato nel pomeriggio ed ha aspettato comunque due ore”. “E’ un’organizzazione irragionevole – ci racconta una donna – oggi per fortuna c’è il sole e si sta bene anche in piedi e distanziati, ma con la pioggia si accalcano tuti sotto la tenda, questo non va bene. E non va bene neanche che persone di oltre 70 anni debbano aspettare due ore per un vaccino che in altri centri si riesce a fare in pochi minuti. Io la volta scorsa l’ho fatto ad Ariccia, e ci ho messo pochissimo, con quello che ho dovuto aspettare qui ad Ariccia facevo prima a farmi accompagnare al nuovo Ospedale”. Il malumore ha invaso tutti i presenti e non è stato mitigato neanche dalla gentilezza del personale addetto alle vaccinazioni. Non sono mancate neanche discussioni tra i cittadini in attesa e il personale della sicurezza presente all’ingresso, che ha invitato una donna ad andarsene a casa se non era contenta di aspettare.
“IO mi sono presentato alle 11,30 con un appuntamento fissato alle 12 – ci racconta un anziano – fuori mi hanno consigliato di tornare nel pomeriggio per non aspettare troppo. Sono tornato alle 14,30 ed ho preso il numero 32, mentre erano al numero 8. Mi hanno detto che ci voleva oltre un’ora e sono andato a fare la spesa. Dopo un’ora sono tornato ed erano al numero 22. Ho spettato un’altra ora e un quarto. Una situazione assurda. Ho fatto il vaccino alle 16,20”.