Nella giornata di ieri, alle 16,30 sulla piattaforma Zoom si è tenuto un confronto dal titolo “Un urlo e una preghiera” organizzato da Arianna Pigini, dell’Associazione “Abbraccio del Mediterraneo” con la collaborazione del Comune di Nettuno e dell’assessore ai Servizi sociali Maddalena Noce. Insieme Noce e la Pigini hanno moderato l’incontro, virtuale a causa del covid.
Il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, ha fatto i saluti, nonostante qualche difficoltà tecnica di collegamento, lo stesso vale per il consigliere regionale Fabio Capolei, che ha portato sostegno e solidarietà.
Arianna Pigini ha fatto presente al richiesta, protocollata al Vaticano e diretta a Papa Francesco, di nominare Santa Maria Goretti Patrona del femminicidio. La Santa Bambina di Nettuno, anch’essa vittima di violenza. “La violenza di genere è un problema serissimo – ha detto l’assessore Noce – nel nostro Paese e i Comuni di Anzio e Nettuno non sono purtroppo isole felici. Sono diversi i casi segnalati ogni anno, alcuni dei quali gravissimi. Fortunatamente il sistema di difesa si sta strutturando anche per dare risposte concrete. A Nettuno è aperto un centro di accoglienza. Prevenire una tragedia è possibile con un impegno che sia collettivo. Bisogna denunciare sempre ogni possibile abuso. I casi che la cronaca ci racconta sono sconcertanti, ed è drammatico doversi concentrare su provvedimenti che prevedono il sostegno a figli rimasti orfani, con una madre deceduta e un padre dietro le sbarre. Tutto questo si può e si deve evitare con un impegno a vari livelli, dalle famiglie alla scuola, dalle forze di polizia al sostegno psicologico. Il primo passo, come per ogni problema, è capire la gravità della situazione e farsi aiutare”. Quindi si sono confrontate Valeria Valiante, che con un video ha illustrato il lavoro della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e Alessia Macoli, psicologa e criminologa e perito di parte che ha raccontato la sua esperienza su come spesso sia difficile per le donne vittime di violenza anche denunciare, formalizzare accuse, raccontare cosa è effettivamente successo tra le mura di casa.
Per il comune di Nettuno erano presenti anche Marina Barattori e Manuela Angelelli della Polizia locale e l’assessore Luca Zomparelli. Le forze di polizia sono sempre la prima sentinella del territorio per aiutare le donne in difficoltà. Denunciare sempre, è una necessità e spesso le donne vittime di violenza devono essere aiutate anche da amici, familiari, vicini di casa. Una chiamata al 112 può salvare una vita. A chiudere il confronto un video dell’avvocato Bernardini del Pace, che si è sempre dedicata al Diritto di famiglia. na giornata di confronto costruttivo per discutere degli strumenti e delle buone pratiche per sostenere le donne vittime di violenza. Domani 25 novembre, l’evento continua con l’Inaugurazione di una Panchina rossa alle 17 presso il Santuario di Nostra Signora delle Grazie.