Inizia con l’alzabandiera e i presenti che intonano l’Inno nazionale la cerimonia di Nettuno per ricordare i caduti di Nassyrya a 18 anni dalla tragedia che colpi tutto il paese. In una missione di pace il feroce attacco che porto alla morte di 28 persone, di cui 19 italiani, 12 carabinieri, 5 militari e 7 civili. In piazza i Sindaci di Anzio e Nettuno, il comandante dei Carabinieri di Anzio e dell’Esercito. Un’ampia rappresentanza delle forze militari e di polizia ha voluto essere presente in piazza per rendere omaggio ai nostri militari caduti per portare la pace in un Paese straniero lontano da casa. E come sempre in questi casi non sono mancati momenti di commozione, alla lettura in piazza dei nomi dei caduti. Infine don Fabrizio Pianozza ha letto una preghiera in suffragio dei caduti. Quindi a prendere la parola è stato il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola che ha ricordato il compito dei nostri militari: aiutare la popolazione, ripristinare le strade e le infrastrutture. “Dobbiamo fare nostro l’insegnamento di chi si è speso per gli altri, con impegno e abnegazione, fino all’estrema conseguenza”.
Di seguito il discorso del Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola:
Sono trascorsi diciotto anni dalla strage di Nassiriya, ma il tempo non potrà mai scalfire il ricordo dei nostri 19 connazionali, tra Carabinieri, militari dell’esercito e civili, che quel giorno persero la vita per mano di un terribile e vile attentato terroristico. Uomini impegnati in una missione di pace che avevano come obiettivi, tra gli altri, quelli di concorre al ripristino di infrastrutture pubbliche ed alla riattivazione dei servizi essenziali e di assistere, addestrare e equipaggiare il comparto di sicurezza iracheno dopo la fine della Guerra in Iraq e il ribaltamento del regime totalitario di Saddam Hussein. Un’operazione di mantenimento della pace, dunque, che ha dovuto fare i conti con i terroristi di Al Queda impegnati in una Guerra Civile per il controllo del Paese con l’obiettivo di impedire che l’Iraq divenisse uno Stato democratico.
Per sempre sarà indelebile in noi il ricordo di questi valorosi uomini che sono caduti nell’adempimento di una missione intrapresa nel pieno spirito che li ha spinti ad entrare nelle nostre Forze Armate.
Uno spirito fatto di generosità, altruismo e dedizione, valori spesi sempre al fianco dei più deboli e di chi ha bisogno. Un insegnamento che dobbiamo fare nostro, donatoci da chi di questi valori ha fatto il suo Credo rispondendo alla vocazione di indossare una divisa della nostra Nazione, onorandola fino al più estremo sacrificio.
Il Sindaco della Città di Nettuno
Alessandro Coppola