“Spiace assistere al vento di polemica che si è alzato a seguito delle mie dichiarazioni in un post Facebook scritto a margine della querelle tra il sindaco De Angelis e la scrittrice Edith Bruck. Le mie parole, figlie di una reazione a caldo, sono state fraintese e mi spiace se qualcuno si è sentito offeso. Mai siamo stati, e la cronaca quotidiana della nostra famiglia, del nostro operato e delle scelte politiche sinora effettuate ne sono pura testimonianza, a favore del fascismo o di qualsiasi forma anti democratica. Siamo e restiamo moderati, figli di chi quegli anni di dittatura e oppressione li ha combattuti con determinazione”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Capolei, delegato di Forza Italia per il collegio elettorale Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia.
“Come ho detto nel mio post – continua – sono fiero di essere
cittadino di Anzio e della storia della mia città. Una città in cui
hanno avuto luogo importanti momenti storici, e nella quale hanno vissuto importanti personaggi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Anzio è la città che accolse gli imperatori romani. La città dove sbarcarono gli Alleati nel 1944, la città di Angelita e delle numerose vittime della Resistenza. La città dei pescatori che diedero la vita in mare per sfamare le loro famiglie”. “Sottolineo che mi sono sempre riconosciuto, e mi riconosco, nei valori della Costituzione. Inoltre, in questa ventata polemica qualcuno mi ha anche definito segretario provinciale di Forza Italia distorcendo la realtà e forse facendomi un augurio, considerando che ricopro solo la carica di delegato”, ha poi concluso.