Maria Casciotti da Anzio conquista il podio dell’Ironman 70.3 di triathlon

Travolgente vittoria per Maria Casciotti da Anzio che conquista il podio del Mezzo Ironman 70.3 di triathlon.
L’evento di triathlon si è tenuta il 24 ottobre a Pula, fort Village, in Sardegna, ha raccolto atleti da tutto il mondo, uomini e donne. La gara di stagione del mondiale Ironman, ha previsto 1,9 km in nuoto, 90 km in bici e 21 km e 195 metri in corsa, tutti consecutivi senza pause, per una durata complessiva di 4 ore e 50 minuti.
Maria Casciotti, madre, lavoratrice e pluripremiata atleta ha conquistato il primo posto tra le donne italiane ed il terzo posto come donna assoluta in classifica, la competizione ha visto donne di diverse età e di molte nazionalità.
Dietro la sua vittoria non ci sono segreti, tanto allenamento e costante impegno. Ogni giorno Maria ha percorso il lungomare da Nettuno ad Anzio per allenarsi, ore intense di un allenamento durissimo che non si ferma davanti a nulla. La preparazione atletica per la gara di ottobre è stato lungo più di un anno, ma la soddisfazione di arrivare al medagliere è stata enorme. Maria ci ha raccontato che la passione per questo sport è iniziato da quando aveva 9 anni, anni di allenamenti che l’hanno portata ad esperienze nel triathlon professionistico. Una lunga carriera da incorniciare che è stata messa in pausa solo per i suoi due bambini. Ma da tre anni Maria si è rimessa in gioco, ha ripreso costume e scarpe da corsa per tornare ad allenarsi, conquistando subito un posto tra gli élite italiani di triathlon.
Un plauso enorme a questa donna che non rinunciando mai al lavoro e alla famiglia ha conquistato obbiettivi altissimi. Oggi, ad Anzio è tornata al suo lavoro, nello staff dell’ Anzio Waterpolis, dove continua ad allenarsi come atleta di nuoto.
Già chiari sono gli obbiettivi per il futuro, i suoi allenamenti non si fermano mai, ora in preparazione per il Mezzo Ironman 2022 a Cervia valido per la qualificazione ai mondiali 2023 in Finlandia. Maria non nasconde anche il suo impegno per i più giovani per cui già prospetta un futuro da preparatrice atletica.