Tante suggestioni a partire dalla lettura inziale di “Io sono una creatura emotiva” di Eve Ensler da parte dall’attrice, regista e insegnante di teatro Giulia Aleandri. “Io sono una creatura emotiva. Perché vuoi chiudermi o spegnermi? Io sono una creatura emotiva, introspettiva, incondizionata. E amo, capisci, io amo amo amo essere una ragazza”.
Assist colto dalla Consigliera della Regione Lazio Michela Califano nel suo intervento: “La Regione – ha detto – è fortemente impegnata a supportare progetti e iniziative contro la violenza sulle donne e a sostenere le donne nei loro percorsi di autonomia. Apprezzo molto che il progetto di Baraonda sia rivolto in particolare alle scuole e ai giovani, che qui vedo numerosi. Argomento, quello della lotta alla violenza, che si dovrebbe ampliare anche a temi quali il bullismo e l’omofobia”.
I saluti istituzionali del Comune di Anzio sono stati fatti dall’assessora alle Politiche della Scuola Laura Nolfi, delegata dal sindaco Candido De Angelis presente all’iniziativa. “State proponendo un progetto importante – ha affermato – che valorizza anche le scuole che hanno aderito. Sono certa che riusciremo a divulgarlo a molte altre del territorio, per stimolare i giovani contro ogni tipo di violenza”.
Maddalena Noce assessora Politiche Sociali e Assistenziali Comune di Nettuno, nel portare il saluto del sindaco Alessandro Coppola, ha ricordato: “La tematica ci riguarda tutti, lo dico anche da mamma di ragazzi adolescenti. Ed è importante che le istituzioni se ne occupino”.
Il ruolo delle istituzioni nel contrasto alle violenza sulle donne è stato illustrato dalla dottoressa Paola Capoleva, Direttrice Dipartimento Integrazione Sociosanitaria ASL RM 6, anche in rappresentanza del Tavolo antiviolenza che unisce la Asl Rm6 e i 21 Comuni che la compongono più altri 10 della Asl Rm5, tutte le Forze dell’Ordine di questo vasto territorio e il coordinamento della Procura di Velletri. “E’ evidente un cambio di atteggiamento sul problema – ha detto – le istituzioni oggi sono vicine alle donne quando subiscono o denunciano una violenza. La nostra Asl ha attivato 3 centri antiviolenza sul territorio, di cui uno a Nettuno. E il Tavolo ha di recente firmato un accordo con l’Ufficio Scolastico regionale del Lazio proprio per lavorare nelle scuole e fra i giovani”.
La serata si è snodata poi fra le letture del carteggio tra Natalia Ginzburg e Alba De Cespedes su “il pozzo dove cadono le donne” e la suggestiva attività di consapevolezza ideata e condotta dall’infermiera e mediatrice artistica Lina Tognetto, che ha guidato i presenti in un’esperienza creativa e introspettiva con la realizzazione di una scatolina in cui racchiudere pensieri e idee positive per andare oltre il concetto di violenza.
Ha tenuto tutti con il fiato sospeso, poi, la performance de La Furibunda – Collettivo teatrale femminista – con l’artista Giulia Aleandri che, al buio, si è mossa in un ambiente trasparente, come fosse una placenta, con suoni che ricordavano l’acqua o – a tratti – gli echi di un ecografo, nella ricerca dell’uscita e dell’affermazione di se stesse.
Poi la presentazione di cos’ è “Ogni giorno. Contro la violenza sulle donne”. “Non a caso Baraonda si definisce Associazione di resistenza culturale – ha detto la presidente Beatrice Marcucci – ci hanno definito partigiane della cultura, perché lavoriamo per attuare strategie artistiche in cui sia centrale la persona. Siamo convinte, come abbiamo scritto nello slogan dell’iniziativa che l’arte sia fondamentale per superare stereotipi e tessere relazioni”.
“Il nostro progetto durerà un anno – ha aggiunto Stefania Picchioni – coinvolgendo scuole, cittadini, istituzioni del territorio. Proporremo performance, workshop, laboratori teatrali, cineforum, mostre multimediali e fotografiche, tavoli di lavoro e seminari per combattere tutti gli stereotipi – culturali, linguistici, formali, sociali – che spesso rafforzano i pregiudizi di genere”. La chiusura è stata della performance “Il muro” dei giovani allieve e allievi del “TeatroBianco Improlab”, condotto dalle registe e insegnanti di Teatro Beatrice Marcucci e Giulia Aleandri. Un muro di pregiudizi costruito man mano mettendo uno sull’altro i mattoni con gli stereotipi sulle donne: “Con chi sei stata per avere questo lavoro? Quanto sei bella! Hai detto no ma volevi dire sì! Sembri un uomo” fino alla scritta cubitale “Stai zitta!!” distrutta, con un urlo liberatore, dalla ragazza che era circondata dal muro.
NOTE
Scuole partner: Liceo Scientifico, Linguistico, Esabac Innocenzo XII Anzio – Dirigente Scolastica Antonella Femminò; IIS Apicio Colonna Gatti Anzio – Nettuno; – Dirigente Scoalstica Maria Rosaria Villani; IIS San Benedetto Latina – Dirigente Scolastico Aldo Di Trocchio.
Partner di Progetto: Banca di Credito Cooperativo Nettuno; Cineclub La Dolce Vita Anzio Nettuno; Levante Caffè letterario Nettuno.
Presenze istituzionali alla presentazione: Michela Califano Consigliera Regione Lazio; Candido De Angelis Sindaco di Anzio; Laura Nolfi Assessora Politiche della Scuola Comune di Anzio; Maddalena Noce Assessora politiche sociali e assistenziali Comune di Nettuno; Paola Capoleva Direttrice Dipartimento Integrazione Sociosanitaria ASL RM 6 e in rappresentanza Tavolo antiviolenza Asl Rm6, Comuni afferenti, Forze dell’Ordine; Procura di Velletri.