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Piani di zona, il Pd di Anzio e Nettuno: “I comuni si decidano”

“Lite sui piani di zona tra Anzio e Nettuno, cosa c’è dietro?”
Così i Consiglieri comunali Pd di Nettuno Roberto Alicandri e Marco Federici e la Consigliera di Pd di Anzio Lina Giannino aprono un comunicato congiunto per chiedere definitiva chiarezza sull’approvazione dei “piani di zona” che sanciranno il passaggio dei centro dei servizi sociali dall’amministrazione di Nettuno a quella di Anzio.
“La situazione dei servizi sociali di Nettuno è sempre più disastrosa e come conseguenza si sta creando un effetto domino anche sul comune di Anzio. Almeno questo è quello che appare all’esterno sulla questione dei piani di zona. Evidentemente i sindaci di Anzio e Nettuno e gli assessori ai servizi sociali hanno deciso che su questo tema cruciale per la vita dei più fragili si può giocare una becera partita politica. È ora che ci venga detta la verità. Ha ragione Anzio riguardo alla rendicontazione oppure Nettuno che da tutt’altri numeri? E se non c’era accordo chi ha dato l’ok al consiglio comunale di Anzio di deliberare? Il sindaco Coppola? L’assessore Noce? La commissione servizi sociali? La dirigente? Evidentemente qualcuno a Nettuno deve aver garantito a Candido De Angelis che prima o poi avrebbe convinto tutti a riconsegnare ad Anzio il capofilato dei piani di zona. Chi è costui? Ci metta la faccia. Si palesi e ci spieghi cosa c’è sotto a questa diatriba. Qui si parla dei nostri concittadini più fragili che devono essere tutelati e non si può fare finta di niente. Altra domanda che ci poniamo poi è come mai la delibera sia poi stata messa all’ordine del giorno, dopo molti mesi, pure a Nettuno per poi durante il consiglio essere ritirata in fretta e furia dalla maggioranza, insolitamente compatta. I sindaci, gli assessori, i presidenti di commissione e i dirigenti ci devono far capire ma soprattutto devono spiegare alla città cosa sta succedendo perché le categorie più fragili non possono vedere questo teatrino sulla propria sofferenza quotidiana. Qui si rischiano ritardi nei bandi di gara e quindi enormi disservizi. Si faccia presto, bene ed in modo trasparente perché in alternativa ci potrebbe essere il commissariamento delle aree di entrambi i comuni”.