“In questi giorni i cittadini di Anzio e Nettuno stanno ricevendo dei verbali per controlli su autocertificazioni di esenzione ticket risultate non corrette. Si tratta dell’attività di recupero crediti avviata dall’Asl da alcuni anni a seguito degli esiti dei controlli effettuati su autocertificazioni di esenzione ticket. Le contestazioni si riferiscono al triennio 2016 – 2018 per i cittadini che hanno beneficiato di esenzione dal pagamento ticket, dopo aver autocertificato una condizione risultata non corrispondente. Si tratta di un controllo su esenzioni con codici E01, E02, E03, E04 che hanno prodotto esito “negativo” rispetto ad una o più condizioni attestate, come ad esempio il reddito del nucleo familiare che risulti superare la soglia prevista o lo stato di disoccupato o pensionato al minimo che non risulti effettivo”. A farlo sapere è il Consigliere Comunale Pd di Nettuno, Roberto Alicandri, rendendo nota l’iniziativa dell’Asl in collaborazione con l’Agenzia delle entrate riguardo l’evasione su esenzioni del ticket. Continua: “Le situazioni non corrette sono state comunicate all’Azienda Sanitaria dal Ministero della Economia e Finanze, avvalendosi delle banche dati di Agenzia delle Entrate, Inps e Ministero del lavoro. Il verbale notifica al cittadino l’accertamento e la violazione e prevede il pagamento del ticket dovuto per tutte le prestazioni effettuate nell’anno. All’importo deve essere aggiunta una sanzione in misura ridotta pari al ticket, se si decide di pagare entro 60 giorni riconoscendo l’errore. In alternativa, il cittadino ha tempo 30 giorni dal ricevimento del verbale per presentare argomentazioni e documentazione difensiva all’indirizzo mail presente sulla lettera”.
“Nel caso di contestazione viene effettuata un’istruttoria. Se le motivazioni presentate e la relativa documentazione saranno considerate esaustive, il procedimento verrà archiviato senza alcun addebito per il cittadino. Nel caso in cui il cittadino non provveda al pagamento o non contesti quanto notificato, riceverà un’ordinanza ingiuntiva con una sanzione che potrà essere triplicata con aggravio delle spese accessorie come previsto dalla normativa. L’attività di recupero crediti e di applicazione delle sanzioni da parte delle Aziende Sanitarie è sempre più rigorosa anche a seguito della normativa che disciplina il procedimento dei controlli e di recupero a cui le Aziende sono tenute in modo da sanzionare comportamenti non rispettosi delle risorse pubbliche destinate alla sanità” conclude il Consigliere Alicandri.