“Leggere da un personaggio dorato che le persone vengono qui solo per il suo Salone stile Casamonica, allora veramente dovremo domandarci cosa e andato storto”. Questa la frase, riferita al Salone di Federico Fashion Style, è costata una querela per diffamazione alla consigliera comunale del Pd di Anzio Lina Giannino. Ma la questione se la frase sia diffamatoria o no non sarà mai dibattuta in tribunale poiché la denuncia è stata archiviata nei giorni scorsi dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Velletri, Emiliano Picca, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Giuseppe Travaglini.
Federico Fashion Style si è opposto alla richiesta di archiviazione ed è stata necessaria un’udienza ulteriore per chiudere definitivamente la vicenda. A meno che, il parrucchiere di Anzio non voglia ricorrere in Cassazione. La consigliera comunale, attraverso un comunicato del 4 agosto dello scorso anno, aveva sottolineato come Anzio fosse nota per ben altre bellezze piuttosto che per il negozio protagonista di una seguitissima trasmissioni televisiva su Real time. Lui aveva replicato e sporto denuncia, risentendosi per l’accostamento allo “stile Casamonica” che, invece, i magistrati hanno riconosciuto. Il Pubblico ministero, nel chiedere l’archiviazione, infatti, spiega che “dall’esame degli atti emergono significative similitudini tra lo stile dell’arredamento del negozio del querelante e quello delle abitazioni di noti pregiudicati”.
Il giudice, stabilendo archiviare la denuncia ha applicato “l’esimente per la provata verità del fatto diffamatorio” sottolineando che la consigliera “ha affermato in modo pacato il proprio punto di vista sulle bellezze di Anzio per fare poi riferimento al salone di bellezza della parte offesa ed in particolare a un arredamento stile Casamonica, affermazione che trova peraltro conferma nelle immagini estrapolate dalla polizia giudiziaria”.