Si è conclusa anche quest’anno l’operazione Estate Sicura con la quale gli specialisti in forza presso la Sezione Nautica Fluviale, in seno all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, nel periodo compreso fra il 1 giugno e il 30 settembre, hanno pattugliato incessantemente i litorali romani di Civitavecchia, Fiumicino, Ostia, Anzio e Nettuno; nonché quelli delle acque interne, dei bacini lacuali di Bracciano e Albano, in aggiunta al consueto pattugliamento del fiume Tevere.
Ecco alcuni numeri a dimostrazione dei brillanti risultati ottenuti dagli agenti impegnati sulle imbarcazioni in dotazione e sugli acquascooter.
360 i servizi di pattugliamento in navigazione, effettuati a bordo delle moto d’acqua, lungo i litorali e a bordo di unità navali lungo il fiume Tevere ed i bacini lacuali romani, per un totale di 1800 ore di navigazione. 500 i servizi di pattugliamento lungo i litorali e le sponde del Fiume Tevere, espletati a bordo di autovetture fuoristrada.100 le persone controllate e 50 le imbarcazioni. 13 le autovetture sottoposte a controllo e 4 le sanzioni amministrative elevate per violazione al codice della navigazione da diporto, per un totale di 2.000 euro. Importante anche l’impegno per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, come in occasione della manifestazione le 100 vele, le numerose regate di vela, wind surf, kite surf, i campionati italiani di acqua bike, triathlon, discese internazionali del fiume Tevere, campionati di Sup e processioni religiose sul fiume e in mare. 400 i servizi di ordine e sicurezza pubblica effettuati per i tanti eventi sportivi oltre ai servizi disposti per finalità di sicurezza anti terrorismo. Nel corso della stagione sono stati effettuati 5 servizi lungo il fiume Tevere per ricerca persone disperse, 20 sono state le persone soccorse e portate in salvo, nei vari scenari operativi, mare, laghi e fiume. Nell’ambito dell’operazione mare sicuro coordinato dalla Guardia Costiera sono stati effettuati 300 servizi.
In particolare nella giornata del 30 luglio, due squadre, una partita da Fiumicino ed un’altra dall’Isola Tiberina, si sono adoperate senza risparmio e con successo, per recuperare una ragazza che si era lanciata da Ponte Marconi. La ragazza, dopo circa 40″ di ricerche di superficie, è stata individuata e recuperata ancora in vita ed affidata alle cure dei sanitari.
Il 20 – 26 e 27 giugno scorso, personale del distaccamento Fluviale di Anzio, a bordo di acquascooter, ha effettuato tre diversi interventi di soccorso in mare.
Il primo è stato quello relativo ad un’imbarcazione con due adulti ed un bambino che a causa dell’avaria del motore, del moto ondoso e del vento, stava per collidere con la diga foranea del porto di Anzio, nonostante avesse dato fondo all’ancora.
Il secondo intervento è stato a favore di un velista a bordo di un piccolo natante, che avendo il motore ausiliario in avaria, per il rinforzare del vento e del mare che lo sospingevano verso il mare aperto, non era in grado di fare rientro al porto con la sola vela.
In entrambe le situazioni, gli agenti sono riusciti, con non poche difficoltà’, a causa delle condizioni meteo marine avverse, ad agganciare una cima alle imbarcazioni, trainandole al sicuro in porto.
Il terzo intervento è stato operato operato a favore di due turisti a bordo di un gommone, che a causa dell’avaria del motore stavano per finire sulla scogliera vicina alla spiaggia dei Marinaretti di Nettuno. Anche in questo caso i poliziotti sono riusciti a rimorchiare l’imbarcazione in difficoltà tenendola a largo, lontano dalla scogliera e a risolvere l’inconveniente, riuscendo a far partire il motore.
In data 7 luglio, il distaccamento di Fiumicino è intervenuto su richiesta della Guardia Costiera, con un’unità navale e due moto d’acqua, per collaborare nelle ricerche di una persona anziana cardiopatica, uscita da sola in mare con il proprio natante, per una battuta di pesca, i cui familiari, non avendo più notizie da molte ore, avevano lanciato l’allarme. Dopo affannose ricerche, gli equipaggi sono riusciti ad individuare la persona al largo di Ostia, in buona salute, rassicurando la famiglia.
Il 17 luglio, gli equipaggi della Squadra Fluviale presenti sul lago di Albano, in seno all’operazione laghi sicuri voluta dai sindaci dei comuni lacuali, hanno posto in salvo 4 persone che a bordo di un pedalò’ ed un surf, a causa del vento che si era alzato, erano stati spinti verso il centro del lago, non riuscendo più’ a fare rientro allo stabilimento di partenza.
Sempre sul lago di Albano, nella mattina del 24 luglio e del 11 settembre, gli Specialisti Fluviali sono intervenuti per soccorrere rispettivamente una donna ed un uomo colti da malore in spiaggia, affidandoli alle cure dei sanitari fatti arrivare sul posto.
Nella giornata del 20 agosto, gli uomini del Distaccamento Fluviale di Fiumicino, hanno portato a termine ben tre distinte operazioni di soccorso nelle acque di Ostia. La prima davanti il lungomare Toscanelli, a circa 200 metri dalla riva, gli uomini della Squadra Fluviale di Fiumicino, al comando dell’ispettore superiore Giorgio Costantino, hanno avvistato una canoa capovolgersi e riempirsi d’acqua mentre la persona che era a bordo è finita in mare: immediatamente si sono avvicinati ed hanno aiutato l’uomo a svuotare la canoa e a risalirci sopra.
Poco più’ tardi all’altezza del lungomare Lutazio Catulo, all’interno della fascia riservata alla balneazione, gli stessi agenti hanno visto una coppia a bordo di un gommone con accanto il pattino di salvataggio dello stabilimento balneare. Il bagnino ha spiegato che era intervenuto per farli uscire da quell’area nella quale però l’imbarcazione si trovava a causa di un guasto al motore.
Proprio a causa dell’avaria il gommone era stato spinto dal vento e dal mare verso terra e rischiava di finire sugli scogli. Agganciato dagli acquascooter, è stato trainato fino al vicino canale dei pescatori, dove le 2 persone a bordo sono potute scendere a terra.
Nei pressi dello stesso canale, dopo un paio d’ore, i poliziotti hanno notato , a pochi metri dalla scogliera, una barca di circa 5 metri, con motore fuori bordo, sulla quale si trovavano un uomo ed un bambino. intuendo subito che qualcosa non andava, si sono immediatamente avvicinati. L’uomo ha così potuto spiegare loro di essere in difficoltà perché il motore si era spento e non riusciva più a riaccenderlo, probabilmente a causa di problemi elettrici.
I dati di cui sopra esprimono oltre ogni parola, il grande impegno e la dedizione profusa, a garanzia dell’incolumità’ e della sicurezza di tutti coloro che per lavoro o per passione, vivono e frequentano i litorali, i laghi il fiume.