“Le comunità di Nettuno e Anzio in questa settimana sono state travolte da un comune sentimento di lutto e di dolore. Ogni perdita lascia una ferita profonda che mai si rimarginerà, ma quando ad essere spezzate sono quattro vite così giovani la tristezza diventa ancora più acuta. Il nostro territorio è stato costretto dal destino a dire addio a quattro ragazzi che ci hanno lasciato nel pieno del loro percorso di vita. La perdita improvvisa di due giovani di Anzio, di cui oggi si celebreranno le esequie, e due ragazzi di Nettuno ha lasciato tutti noi sgomenti e con un senso indescrivibile di vuoto nel cuore. Il nostro territorio è più povero avendo perso quattro bellissime anime che rappresentavano il futuro della nostra società. Per cause diverse hanno lasciato questa terra lasciandoci soli a combattere con questo dolore inimmaginabile. Ragazzi che inseguivano i loro sogni, che andavano incontro al loro futuro e che, invece, sono volati in cielo. La vita è imprevedibile e sa essere spietata. Non dobbiamo dare per scontato quello che abbiamo e dobbiamo avere cura e rispetto di questo dono meraviglioso che è la vita, ancor di più oggi che siamo atterriti per delle perdite così grandi. L’amore che questi ragazzi sono riusciti a dare a chi gli era vicina nel breve percorso della loro vita e il ricordo del loro sorriso devono aiutarci ad andare avanti e a vivere una vita che loro non hanno potuto vivere, portando avanti il loro ricordo che sempre vivrà nell’animo di chi li ha conosciuti. Per quanto vale, in questo momento di smarrimento e dolore immenso, esprimo alle famiglie, ai cari e agli amici di questi giovani angeli la mia più sincera vicinanza a nome di tutta la nostra comunità. I nostri giovani sono un bene prezioso, un dono da ammirare ogni giorno, ed aver perso quattro di loro in così poco tempo è un peso sul nostro cuore che sarà impossibile da alleviare”. Così in una nota stampa il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola che ha voluto ricordare il dramma di quattro famiglie e di due città che stanno facendo i conti con un grande dolore.