La situazione rifiuti ad Anzio continua ad essere disastrosa e degradante. Raccolta lenta, mancato rispetto dei giorni di ritiro da parte della ditta, discariche e inciviltà ovunque.
Quella in foto è, tra le tante, la situazione rifiuti più drammatica che si presenta ad Anzio, al parcheggio tra via Colle Cocchino e via Casal di Brocco. Una discarica abusiva che ogni giorno raccoglie i rifiuti dei cittadini più incivili. Sacchi di organico, rifiuti indifferenziati, verdi e speciali, tutti ammassati a decomporsi nell’angolo del parcheggio. La beffa peggiore? Questa estate il parcheggio era munito di cassonetti per la raccolta differenziata di rifiuti dei ristoranti e delle attività limitrofe ma, dalla chiusura dell’impianto di smaltimento di RIDA ambiente, la situazione è diventata ben presto disastrosa. La negligenza di alcuni cittadini che non vedendosi ritirare i rifiuti dal servizio porta a porta, hanno preferito fare da sé portandoli qui. Nel giro di pochissimo la situazione è degenerata e oltre al degrado, per il caldo estivo, la puzza ha fatto il resto.
L’intervento comunale, non tempestivo, ha reso più faticoso non solo il dover raccogliere i rifiuti in avanzato stato di degradazione, ma anche bonificare lo spazio. Per evitare che si ricrei la situazione incresciosa, l’amministrazione ha rimosso i cassonetti dal parcheggio e recintato lo spazio con il nastro bianco e rosso, apponendo il cartello “divieto di scarico”.
Ma se errare umano, perseverare è diabolico. E in questo caso l’inciviltà di alcuni lo è stata.
Nel giro di un mese gli scarichi abusivi sono ricominciati, un paio di metri più in là. Qui la situazione è stata da subito fuori controllo. Non c’è il minimo tentativo di una raccolta differenziata. Sacchi neri, resti organici, rifiuti verdi, sedie, tavolini aumentano di sera in sera (momento della giornata preferito per scaricare i propri rifiuti). E le telecamere nel parcheggio? Non funzionano, così i trasgressori che dovrebbero essere indagati per abbandono di rifiuti e sanzionati la fanno ancora franca.
Perché il comune non riesce ad essere efficace nel controllo del territorio con le videocamere? La questione, di fronte alla violazione del decoro e dell’igiene urbana, di una città con ambizioni turistiche non può essere una questione di secondo piano.
La situazione è così in via di Colle Cocchino, come la è in molte altre zone di Anzio, basta spostarsi di un paio di chilometri dal centro storico per trovare marciapiedi divorati dagli arbusti spontanei. Sono i cittadini a segnalare il problema e ci si chiede se è un servizio pagato e mai realizzato da una ditta che negli ultimi 4 anni ha regalato ad Anzio la palma d’oro delle discariche.
I cittadini diligenti, rispettosi ed educati, non meritano di vivere in questo degrado. La ditta Camassa si è dimostrata inadeguata a questo compito, la sfida ora è sul prossimo appalto. Questa Amministrazione è chiamata a trovare una soluzione definitiva all’attuale dramma della raccolta rifiuti e se le cose non dovessero funzionare la bocciatura sarebbe sonora. E’ il momento di voltare pagina, di avere un progetto chiaro da attuare: costi, passaggi, differenziata spinta, un progetto per il centro e uno diverso per le periferie, una soluzione per gli stagionali e, soprattutto controlli serrati per combattere e multare gli incivili. Sbagliare sarebbe una condanna pesantissima per Anzio sold out durante l’estate.
RDR