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Una residente di via Ticino ad Anzio: “Rifiuti, i primi a sporcare sono i cittadini”

“Buongiorno, sono una residente di Via Ticino ad Anzio. Ho letto con sbigottimento delle lamentele di alcuni residenti circa il degrado in cui versa la nostra zona.
Preciso che abito nel quartiere da più di vent’anni e in questo lasso di tempo l’ho visto popolarsi esponenzialmente di tante brave persone, ma anche di tanti incivili.
Non nego le difficoltà che in termini di ambiente stia vivendo  Anzio ma bisognerebbe, innanzitutto, essere corretti e intellettualmente onesti.
Intanto non mi risulta che venerdì 24 e sabato 25 settembre scorsi non sia avvenuta la raccolta della differenziata (umido, vetro e plastica), poiché ho ritirato nel pomeriggio i miei mastelli regolarmente svuotati, e anche in precedenza grossi disservizi non si sono verificati.
Ma quello che mi dispiace è dover segnalare purtroppo l’inciviltà e la  maleducazione delle persone. Tutte le sere percorro Via Ticino con il mio cane (doverosamente munita di bustine per la raccolta delle deiezioni che  conferisco poi nel mio mastello dell’indifferenziato) e ho potuto notare che sistematicamente, laddove vengono ritirati i sacchi abbandonati lungo il ciglio della strada, altri ne vengono da ignoti subito  posizionati; gli escrementi dei cani “a passeggio” sono sistematicamente NON RACCOLTI; cani fatti uscire liberamente dalle proprietà  per rientrare  subito dopo l’espletamento e lo spargimento in giro dei bisogni; i secchietti della differenziata posizionati con comodo al mattino del giorno del ritiro, salvo poi lamentarci che “non sono passati”; i sacchi delle potature lasciati settimane prima della data prevista, quando si possono andare a conferire personalmente in discarica senza oneri aggiuntivi. Ora, tutto questo contribuisce  a delineare  un territorio sporco e disordinato, degradato e abbandonato a sé stesso. Sarà  anche così, ma noi “cittadini” ci mettiamo indubbiamente del nostro  non rispettando le regole, contribuendo noi per primi a creare situazioni invivibili,  per poi “strillare ai quattro venti”  che chi di dovere non provvede. Forse non sarebbe male se  gli infervorati detrattori di questa città e dei suoi servizi, che pur ci sono, aggiungessero alle legittime lamentele anche un bell’esame di coscienza. Grazie dell’attenzione e perdonate lo sfogo di chi prova a vivere nel rispetto degli altri e dell’ambiente in cui vive”. Una residente.