(riceviamo e pubblichiamo)
Il primo intervento è stato di una militante Cristina Droghini, la quale ha introdotto Dante sotto un aspetto biografico e lasciando una riflessione sul prendere posizione nella vita, come disse e fece lo stesso letterato; segue poi l’intervento di Pietro Cappellari, fiduciario del Comitato 10 Febbraio, il quale ci ha illustrato Dante come guida d’Italia e quanto più attuale tematica, di una Italia ormai smarrita. Il terzo intervento è stato di Luca Parapetto, Responsabile della sede Circolo Barbarigo Anzio-Nettuno, che ci ha parlato di integrità morale, rispetto e fedeltà che Dante ebbe nei confronti della sua fazione politica e della sua amata Patria. Purtroppo a Nettuno questo rispetto è mancato proprio nei confronti di Dante, con la rimozione della targa sull’Ara dei Caduti, nella quale si citava una frase del Sommo Poeta. La posizione presa è stata di sporgere denuncia per la rimozione della targa, affinché si riesca a ridare quell’onore che a Dante è stato tolto. A fronte di questa posizione i militanti del Barbarigo hanno affisso uno striscione riportante le parole di Dante “Fatti non foste a non viver come bruti” che va ad avvalorare il concetto di tenuta su un sistema valoriate. Al termine della cerimonia è stato intonato l’Inno d’Italia.