Sono i Carabinieri ad indagare sulla profanazione di due tombe al Campo della memoria a Nettuno. Nella notte sono state quattro le tombe vandalizzate, due i resti portati via, altri due i loculi da cui si è cercato di estrarre i resti, senza successo. Probabilmente durante le operazioni le persone in azione sono state disturbate e, temendo l’arrivo della polizia si sono date alla fuga lasciando l’opera a metà. L’ipotesi e che coloro che hanno profanato le tombe volessero portare via più corpi di quelli realmente sottratti. Non è chiara la matrice del gesto, ma non si esclude nulla, né la pista politica e neanche la pista satanista.
In molti hanno pensato alla coincidenza della targa rimossa ieri dal centro cittadino ma ora ogni ipotesi è da considerarsi prematura. Nel Campo della memoria non ci sono telecamere, ma intorno invece c’è più di qualche impianto e non è escludo che da queste telecamere si possa capire chi è passato di notte in una via decisamente poco trafficata. Intanto i Carabinieri hanno chiuso l’accesso per tutta la mattina per consentire l’arrivo del magistrato e della squadra scientifica per i rilievi del caso. Nella giornata di oggi tutti i familiari delle persone tumulate nelle tombe profanate saranno avvertite. I carabinieri stanno acquisendo informazioni su chi erano i quattro corpi presi di mira, ma la sensazione è che non ci sia una motivazione personale dietro al gesto, turpe, compiuto ai danni dei militari sepolti nel cimitero di guerra.
Sul posto anche il Dirigente del comune di Nettuno Benedetto Sajeva che ha fatto un sopralluogo senza contaminare la scena. “Ringrazio i Carabinieri per l’ottimo lavoro che stanno svolgendo – ha detto – spero si arrivi al più presto alla verità”.
Sul posto anche il consigliere Genesio D’Angeli, di Fratelli d’Italia. “Si tratta di un fatto vergognoso – ha detto – spero che i responsabili vengano individuati al più presto”.