Nasce da un’intervista a Robinson, l’inserto di Repubblica, ad Antonio Rezza, il performer più bravo del mondo e Leone d’oro alla Carriera insieme a Flavia Mastrella, la solidarietà del consigliere di opposizione e dottore Waldemaro Marchiafava. Sulle pagine di Repubblica Rezza, con amarezza, ricorda di essere stato ‘cacciato’ dalla Divina provvidenza, dove lavorava da 35 anni in uno studio dedicato.
“La cosa grave – ha detto Rezza al giornale nazionale – è che il Comune di Nettuno ci ha cacciato da quello spazio che gestivamo da 35 anni. E’ lo stesso edificio dove è morta Santa Maria Goretti. Hanno detto che era inagibile. Occorreva solo una manutenzione ordinaria. Comunque abbiamo trovato un nuovo spazio ad Anzio, ma mi addolora il modo in cui siamo stati sfrattati e mi addolora ancora di più aver deciso che non lavoreremo mai più a Nettuno”.
L’intervista ad Antonio Rezza (che vi proponiamo in foto) è stata commentata sui social da Waldemaro Marchiafava che ha espresso piena solidarietà.
“Se la parola è stupida, a volte sa esserlo anche il silenzio. Antonio Rezza e Flavia Mastrella hanno portato a Nettuno il Leone d’oro alla carriera per il teatro, a memoria non mi vengono in mente altri concittadini capaci di ciò, eppure il silenzio che li circonda, il silenzio di tutta Nettuno, della politica come della piazza, è imbarazzante. Mi piacerebbe dire che vi segnalo un articolo sul “nostro” Antonio Rezza, ma certi privilegi andrebbero meritati”. Una presa di posizione netta a favore dell’arte e dei personaggi che sul nostro territorio la rappresentano ai massimi livelli. Sulla Divina Provvidenza ad oggi non sono in programma interventi che diano speranza di un rientro in tempi ragionevoli.
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