“L’incendio al bosco di Foglino desta inquietudine e amarezza. Foglino fa parte della storia della nostra comunità ed è un patrimonio prezioso da preservare e far conoscere. Chi ha avuto modo di attraversarlo, conosce lo stupefacente paesaggio che si spalanca davanti agli occhi quando ci si incammina oltre il perimetro. Un ecosistema meraviglioso e lussureggiante che da anni versa in uno stato di evidente abbandono nel silenzio assordante dell’Amministrazione e dell’Università Agraria (che per altro, mi sembra poco incline a una gestione partecipata, non convocando assemblee da anni)”.
Lo scrive in un lungo post su Fb il consigliere comunale di opposizione, esponente del Patto per Nettuno, Nettuno Antonio Taurelli.
“Il quadro è noto a tutti – aggiunge – totale mancanza di itinerari, sentieri neanche più accennati, immondizia che dai bordi progressivamente invade l’interno devastando il paesaggio, per non parlare dell’assenza di una vera progettazione ambientale che metta a sistema la Città, il turismo e questo bene collettivo. In un territorio per buona parte martoriato dal cemento come il nostro, il Bosco di Foglino rappresenta l’ultima, stremata, resistenza della natura e dovrebbe essere al primo punto dell’agenda politica di qualunque coalizione: ma evidentemente non è così. Non mi si opponga il solito rimpallo di competenze tra enti: è ovvio che debba esserci una sinergia tra Comune e Università Agraria (che c’è nelle fasi elettorali!). Ieri, stando a quanto riportato dalla stampa, svariati ettari di sottobosco sarebbero andati distrutti dalle fiamme. Si poteva evitare? Non lo so, ma credo sia lecito e doveroso chiederselo. Sul punto qualcuno dovrà dare delle risposte e non mi riferisco a eventuali responsabilità per condotte dolose – per quello ci sono gli organi competenti. Parlo di responsabilità politiche nella prevenzione, nel controllo del territorio e nella gestione del bosco. Inoltre, in queste ore girano sui social dichiarazioni di cittadini che parlano di esposti fatti al Comune e di segnalazioni rimaste disattese con oggetto sfalci non eseguiti nei lotti adiacenti al bosco che lasciavano già presagire rischi imminenti. Anche sotto questo profilo credo che il Sindaco Coppola e l’assessore all’Ambiente Claudio Dell’Uomo debbano fare chiarezza pubblicamente. Lascia quanto meno perplessi che sulla pagina istituzionale del Comune non si sia spesa una sillaba su un tema così serio”.
Lo scrive in un lungo post su Fb il consigliere comunale di opposizione, esponente del Patto per Nettuno, Nettuno Antonio Taurelli.
“Il quadro è noto a tutti – aggiunge – totale mancanza di itinerari, sentieri neanche più accennati, immondizia che dai bordi progressivamente invade l’interno devastando il paesaggio, per non parlare dell’assenza di una vera progettazione ambientale che metta a sistema la Città, il turismo e questo bene collettivo. In un territorio per buona parte martoriato dal cemento come il nostro, il Bosco di Foglino rappresenta l’ultima, stremata, resistenza della natura e dovrebbe essere al primo punto dell’agenda politica di qualunque coalizione: ma evidentemente non è così. Non mi si opponga il solito rimpallo di competenze tra enti: è ovvio che debba esserci una sinergia tra Comune e Università Agraria (che c’è nelle fasi elettorali!). Ieri, stando a quanto riportato dalla stampa, svariati ettari di sottobosco sarebbero andati distrutti dalle fiamme. Si poteva evitare? Non lo so, ma credo sia lecito e doveroso chiederselo. Sul punto qualcuno dovrà dare delle risposte e non mi riferisco a eventuali responsabilità per condotte dolose – per quello ci sono gli organi competenti. Parlo di responsabilità politiche nella prevenzione, nel controllo del territorio e nella gestione del bosco. Inoltre, in queste ore girano sui social dichiarazioni di cittadini che parlano di esposti fatti al Comune e di segnalazioni rimaste disattese con oggetto sfalci non eseguiti nei lotti adiacenti al bosco che lasciavano già presagire rischi imminenti. Anche sotto questo profilo credo che il Sindaco Coppola e l’assessore all’Ambiente Claudio Dell’Uomo debbano fare chiarezza pubblicamente. Lascia quanto meno perplessi che sulla pagina istituzionale del Comune non si sia spesa una sillaba su un tema così serio”.
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