Si svolgerà il 28 agosto alle 15 presso i locali messici a disposizione dal compagno Maurizio Onori in Via Zagarolo 14, il congresso del Circolo E. Che Guevara di Rifondazione comunista di Anzio. Tale scadenza è indispensabile per il rinnovo delle cariche e per una discussione approfondita sulla nostra linea politica per il suo aggiornamento e verifica. Il nostro congresso oltre a toccare le questioni nazionali e internazionali deve essere una riflessione e una proposta per permetterci di continuare a resistere nel difficile contesto cittadino e locale, da sempre dominato dal malaffare, la corruzione, l’inefficienza e l’ignoranza; dove la mancanza di lavoro, servizi e di prospettiva si salda con la cultura mafiosa e la presenza di pericolosi rigurgiti razzisti e fascisti. La presenza sul territorio di numerosi e floridi sodalizi criminali, come indicato da moltissime inchieste giudiziarie.
Rilanciare la necessità del comunismo di fronte ad un capitalismo sempre più foriero di catastrofi sociali, rischi di guerra mondiale, disuguaglianze inaccettabili, razzismo e sessismo, si salda con la necessità di ricostruire un blocco sociale alternativo che permetta di riconquistare consenso e forza da partire delle classi subalterne e indicare la strada del socialismo del XXI secolo. Tutto ciò è difficilissimo, ne siamo consapevoli, e sarà possibile solo con la ripresa generalizzata delle lotte a partire dai settori più colpiti dalle ristrutturazioni neoliberiste degli ultimi 40 anni che hanno riportato indietro l’orologio della storia facendo perdere alle classi lavoratrici diritti e conquiste acquisti nei decenni precedenti. La condizione dei lavoratori e delle lavoratrici nel turismo del litorale o quello dei braccianti nelle campagne ad esempio ne sono una conferma evidente. Ma l’insostenibilità del capitalismo è evidente altresì guardando le devastanti alterazioni del clima e la stessa odierna crisi pandemica, causati dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali in nome del profitto.
La sinistra da ricostruire deve essere nuovamente sinistra di popolo, capace di alleanze ampie e plurali ma con una chiara discriminante verso quelle forze come il Pd quelle moderate o falsamente di sinistra che hanno favorito con le loro scelte la vittoria delle classi dominanti sulle lavoratrici e sui lavoratori. Il congresso dovrà essere un momento di riflessione e di confronto con tutte quelle realtà che vogliono intraprendere questo percorso a partire dalla difesa del lavoro, della sanità, dell’ambiente, della scuola e dell’università pubbliche, delle libertà di genere e dei beni comuni.
Chiunque sia interessato a partecipare può assistere ai lavori, iniziando se lo vuole una interlocuzione con noi.