Lo scorso 17 agosto il consigliere comunale di opposizione a Nettuno Daniele Mancini ha inviato un esposto alla Procura Regionale Corte dei Conti – Lazio e all’Autorità Nazionale Anticorruzione, oltre che al Sindaco di Nettuno e uffici competenti per segnalare “incarichi esterni a titolo oneroso del Comune di Nettuno”. A stretto giro arriva un documentata firma dell’Assessore Claudio Dell’Uomo, ma in evidenza studiato con l’ufficio legale e gli uffici di riferimento, che replica al consigliere e scrive agli uffici chiamati in causa per fare presente, in sintesi, che gli incarichi sono tutti previsti dal codice degli appalti e necessari a tutela dell’interesse pubblico e, soprattutto, che durante il periodo in cui Mancini era assessore gli incarichi erano “pari o superiori a quelli oggi contestati”.
Nella missiva l’assessore Dell’Uomo illustra alla Procura della Corte dei Conti che gli incarichi esterni sono n.5: 2 Direttori Operativi per i servizi di igiene urbana; 1 Direttore dell’Esecuzione del Contratto dei Servizi Cimiteriali; 1 Direttore Operativo per il Contratto dei Servizi Cimiteriali; 1 Assistente al RUP per i servizi di igiene urbana.
“Si fa osservare che il Consigliere Comunale Dottor Daniele Mancini si ostina con raffinata tecnica a sollecitare le forze dell’ordine su questioni che, viceversa, sono esempi di corretta prassi amministrativa come ampiamente dimostrato nella recente emergenza rifiuti che non ha coinvolto il Nostro Comune a scapito di alcuni Comuni vicini che hanno rischiato l’emergenza sanitaria.
Già in passato, a mezzo di schiamazzi, post su facebook e missive ai giornali sono state sollecitate le Forze dell’Ordine tra le quali: Dirigente del Commissariato di Polizia di Anzio che per più giorni ha chiesto dettagliate informazioni sulla questione descritta come “cimiteropoli”; Corpo dei carabinieri distaccato presso la Soprintendenza interessato da un filmato presso la Chiesa del Cimitero Civico; Comando dei Carabinieri di Nettuno interessato su una presunta turbativa d’asta smentita, poi, tabulati elettronici del MEPA (mercato elettronico pubblica amministrazione; e chissà, forse, quante altre Forze dell’Ordine che hanno archiviato i procedimenti per manifesta inconsistenza.
Quello che dispiace è che si ha la sensazione che l’esponente fosse a conoscenza dell’inconsistenza delle accusa e sperasse in una “défaillance” delle Forze dell’Ordine. Infatti non è immaginabile che chi opera a qualsiasi titolo nella P.A., accusando lo scrivente di conoscere l’esito di una gara in anticipo, non sapesse che la pubblicazione degli atti finali di una gara è preceduta da un iter codificato comprendente diverse fasi pubbliche.
Gli incarichi – si legge infine nella nota – sono i medesimi, se non addirittura ridotti, del periodo in cui l’esponente, Consigliere Comunale Dottor Daniele Mancini, era Assessore all’Ambiente ed alla Polizia Locale del Comune di Nettuno (anno 2017) e ciò a riprova che i motivi che muovono il Consigliere Comunale Dottor Daniele Mancini vanno ricercati altrove (vedi determinazione ambiente 637 04/08/2017). Certo è che le Imprese sarebbero ben felici che si potesse procedere alla revoca di questi incarichi cosi da poter lavorare senza controllo, non ricevere contestazioni, penali, detrazioni, e poter emettere fattura incontestata per l’intero importo se non, addirittura, aggiungendo qualche extra (tanto nessuno controlla)”.