“Buonasera, certo della conoscenza da parte delle autorità competenti, che dovrebbero salvaguardare il nostro ambiente, dello scempio che si vede in queste foto, continuo a chiedermi cosa blocchi da tanti anni una bonifica di questa area putrida, adiacente il nostro splendido Santuario e per questo sotto gli occhi di cittadini e turisti che osservano increduli.
Il Santuario è praticamente in mezzo a due bombe batteriologiche, da una parte lo scempio in foto, dall’altro la tristemente famosa foce del Loricina, di cui ho scattato numerose foto raccapriccianti che evidenziano gli scarichi a mare. Del problema Loricina mi ero quasi tranquillizzato leggendo dei 4 milioni messi a disposizione un paio di anni fa per la bonifica di via Genova e Fosso Loricina, ora sono più triste di prima sapendo che questa ghiotta occasione è ormai sfumata, almeno così mi pare di aver capito. Insomma gli odori nauseabondi che arrivano da destra e da sinistra guardando lo spettacolo del Santuario sembrano non interessare le nostre amministrazioni. Un vero peccato per Nettuno”. Questa la lettera amareggiata di un cittadino di Nettuno che torna a mostrare la situazione di gravissimo degrado ambientale nel rudere al fianco del Santuario. La questione è stata sollevata anche in una commissione Ambiente del comune di Nettuno, andata deserta ad esclusione dell’assessore Dell’Uomo, convocata dal consigliere Waldemaro Marchiafava, medico, che ha sollevato il rischio enorme, per la salute pubblica, che deriva da un simile acquitrinio.