Home Cronaca Doppia assoluzione per Faraone: il Comune deve pagare le spese legali

Doppia assoluzione per Faraone: il Comune deve pagare le spese legali

Con due pronunce la Sezione Centrale Appelli della Corte dei Conti, ha assolto il dirigente del comune di Nettuno Gianluca Faraone da ogni addebito.

Gianluca Faraone

Con due pronunce la Sezione Centrale Appelli della Corte dei Conti, ha assolto il dirigente del comune di Nettuno Gianluca Faraone da ogni addebito.
Le sentenze, rispettivamente la n. 32/2021 e la n. 354/2021, hanno ripercorso un itinerario di fatti e documenti che per le due vicende in contesa, il Parcheggio di Piazzale Berlinguer e il Teatro Comunale, andavano avanti almeno dal 2009.
Per il parcheggione erano stati chiesti i danni pari al costo dell’acquisto dell’area, circa 300mila euro. La Corte aveva già assolto in primo grado ma la Procura contabile aveva impugnato la decisione.
Il Comune di Nettuno ha sostenuto in giudizio le tesi dell’accusa, costituendosi contro il Dirigente ma vedendosi oggi in appello condannato a pagare al suo dipendente anche le spese legali. Per il Teatro comunale stessa sorte, erano stati richiesti in primo grado 1,7 milioni euro e gli imputati erano stati condannati a pagare circa 200mila euro. Il dirigente Faraone ha impugnato la sentenza e l’ha impugnata anche la Procura erariale in quanto riteneva dovessero essere condannati ad una somma maggiore. La Corte dei Conti in appello, riuniti i giudizi, ha invece totalmente accolto le tesi della difesa, rappresentata dall’Avvocato Ciro Palumbo, ed ha integralmente riformato la sentenza “assolvendo Faraone – si legge – da ogni addebito, condannando il Comune di Nettuno, che ha sostenuto anche qui le ragioni dell’accusa, a ripagare le spese legali. Si chiude così un percorso giudiziario di anni, fatto di strumentalizzazioni, articoli di stampa e maldicenze alle quali purtroppo si rimane esposti dal primo giorno della notizia dell’indagine che, per paradosso,  dovrebbe mantenere il riserbo, il segreto ed il rispetto per le persone”.