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Tutto pronto per la XXIX edizione della transumanza Anzio-Jenne

Tutto pronto per la XXIX edizione della transumanza Falasche-Jenne, come di consuetudine anche quest’anno, nonostante le restrizioni

Tutto pronto per la XXIX edizione della transumanza Falasche-Jenne, come di consuetudine anche quest’anno, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia, si svolgerà la classica rievocazione storica della transumanza che avveniva nei tempi passati tra le campagne di Anzio e Nettuno ed i Monti Simbruini e in particolar modo con il paese di Jenne.
“Molte le novità in questa edizione – spiega Antonio Volpi Presidente dell’Associazione Lupa organizzatrice dell’evento – quest’anno oltre ai 50 binomi, su idea di Elisa Tempestini nota runner di Nettuno, della Podistica solidarietà, si affiancano ai cavalieri 10 ragazze che percorreranno a piedi l’intero tratturo che facevano i pastori con le loro greggi fino ad arrivare a Jenne, il gruppo di giovanissime volenterose facenti parte della “rete nazionale donne in cammino” saranno condotte da Barbara Peticca guida AIGAE della Tikka Trek. L’evento si svolgerà dal 8 al 12 agosto e porterà cavalieri e camminatrici a percorrere il territorio di 16 Comuni ( Anzio, Nettuno, Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Artena, Colleferro, Paliano, Serrone, Piglio, Fiuggi, Guarcino, Arcinazzo Romano, Trevi nel Lazio e Jenne) e tre Province (Roma, Latina e Frosinone) testimoniando e divulgando tutte le caratteristiche del percorso.  Il cammino silente a passo lento, nuovo orizzonte del turismo per un rilancio della nostra economia a portato sviluppi molto importanti su questo percorso che facevano i nostri nonni ci racconta Mara Folco Presidente dell’Associazione La Voce di Falasche Onlus coordinatrice dell’evento, il primo su idea di Augusto Mammola è stato quello di creare un cammino denominato “Via della Transumanza” . La Storia e la Cultura di questo itinerario che percorreranno si perde nella notte dei tempi,  è ricco di testimonianze monumentali, dal popolo Volsco al popolo Romano fino ad epoche più recenti con il medioevo e fine del XIX secolo, è un potenziale turistico non indifferente ci dice il Sindaco di Jenne Giorgio Pacchiarotti, da sviluppare a livello turistico ed anche enogastronomico in quanto su tutto il percorso ci sono realtà imprenditoriali molto conosciute anche a livello europeo.
La natura selvaggia, i paesaggi rurali e montani di ineguagliabile bellezza oltre ai Monumenti Naturali di “Torrecchia Vecchia” e “Lago di Giulianello” che il “Tratturo” attraversa, ha portato interesse anche al Parco dei Castelli Romani e al Parco dell’Appia Antica con un progetto di paternariato con il Parco dei Monti Simbruini per realizzare un percorso che li unisca sulla “Via della Transumanza” facendo tornare Cisterna di Latina quel centro nevralgico di congiungimento che era all’epoca della pastorizia in cui confluivano tutte le greggi dell’Agro Pontino e della campagna a sud di Roma per tornare negli alpeggi montani dei Simbruini ed Ernici fino a raggiungere anche l’Abruzzo. Nel cammino di questo evento si vivranno le stesse emozioni dei pastori transumanti che seguivano quel tormentone di pecore e sostavano dove era possibile accendere un fuoco,  tenere stretti gli animali e consumare un semplice pasto, questo si ripeterà oggi come allora, sostare in aziende agricole di discendenti di transumanti Jennesi con bivacco notturno e dormire in tenda vicino al proprio cavallo e consumare un pasto come da  tradizione , la Manifestazione partirà il mattino del giorno 8 agosto a Falasche con una cerimonia di partenza a cui parteciperanno le autorità locali e alcune dei comuni coinvolti, finirà il pomeriggio del giorno 12 agosto a Jenne con la cerimonia di chiusura con i vari Sindaci  e in finale non può mancare la pasta tradizionale Jennese chiamata “ndremmappi” composta di farina integrale e nel condimento vengono aggiunte le alici così sposando quel ricco sapore di mare conservato sotto sale che i pastori riportavano nella loro ascesa verso i monti e poi la pecora a “jo callaro” che non poteva mancare quando si arrivava ai stazzi montani.