“Il 23 luglio scorso durante il consiglio comunale di Nettuno il consigliere di maggioranza Luca Ranucci si è astenuto dall’approvazione del bilancio.
Nel corso della sua dichiarazione il consigliere ha fatto preoccupanti affermazioni dicendo tra l’altro: ”si colpiscono i consiglieri comunali prima di votare il bilancio”. Il consigliere nel corso della sua dichiarazione sembra parlare di un clima pesante che potrebbe essere ricondotto all’esistenza di una situazione di condizionamento nei confronti di consiglieri della maggioranza.
Tutto ciò, secondo il politico, non solo a Nettuno ma anche ad Anzio.
Queste affermazioni si inseriscono in un contesto particolarmente delicato (in passato un assessore di Nettuno arrivò a dare le dimissioni dopo aver subito una aggressione).
In un territorio come quello di Nettuno dove le organizzazioni criminali sono fortemente radicate (basti ricordare la recentissima sentenza Magma contro il clan Bellocco che aveva costituito una “colonia criminale”) è necessario che le forze dell’ordine, la prefettura e la magistratura intervengano –al più presto –per vagliare le inquietanti affermazioni del consigliere Ranucci”.
Lo scrivono in una nota stampa Edoardo Levantini, Presidente del Coordinamento Antimafia Anzio e Nettuno e Fabrizio Marras, Presidnete dell’Associazione Reti di Giustizia, il sociale contro le mafie.