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Il consigliere Ranucci non vota il Bilancio a Nettuno: niente soldi alla cultura

Il consigliere comunale di Nettuno Luca Ranucci, eletto nella Lista del Sindaco, nella seduta consiliare di ieri ha polemizzato fortemente

Luca Ranucci

Il consigliere comunale di Nettuno Luca Ranucci, eletto nella Lista del Sindaco, nella seduta consiliare di ieri ha polemizzato fortemente con la maggioranza di centrodestra, non ha votato il Bilancio ed ha criticato in toto il documento economico, ponendosi di fatto all’opposizione.
Ranucci nel suo intervento ha fatto presente che il Bilancio non è stato ‘votato’ da tre assessori, che non erano presenti in giunta al momento della ratifica. Un’estensione del termine poiché è chiaro che a votare il Bilancio sono solo i consiglieri comunali.
Poi la requisitoria in aula.
“Io non sono venuto anche mercoledì, fare parte di una maggioranza non vuol dire appoggiare ogni atto che l’Amministrazione fa. Il consigliere consiglia la strada da intraprendere, il voto di Bilancio ha due sfaccettature, una economica l’altra politica che è un atto di fiducia nei confronti del Sindaco. Non ero presente mercoledì perché c’era uno scontento di natura politica, un consigliere comunale dovrebbe essere coinvolto nelle decisioni che si prendono per la città. Oggi dobbiamo votare? Qui ci sono cose bellissime, il piano triennale e i fondi per le scuole ma non compensano le cose brutte. Non si può avallare un bilancio che non mette soldi per la cultura ma preferisce spenderli per quattro spettacoli d’estate, non si può avallare un bilancio che non investe sui disabili, non si prevede un piano assunzione, è assurdo. Non ci sono soldi? Sindaco ci stai chiedendo di votare un Bilancio che il 50% della tua giunta non ha votato? Tre assessori non lo hanno votato, Zomparelli, Dell’Uomo, Mauro. Perché lo devo votare io? Perché la giunta non si prende la responsabilità? “In coerenza con questa maggioranza di cui faccio parte non posso dare voto favorevole e preferisco astenermi, mi astengo perché sono una persona moderata. Non è perché abbiamo paura dei controlli, qui succedono qualcosa che non va più bene. Ci vuole coraggio a mettere 65mila euro sugli eventi e niente soldi per la cultura, per i disabili e l’assessore degli eventi neanche vota il Bilancio”.