Home Cronaca Truffati da D’Ercole, nonostante le condanne adesso rischiano la casa

Truffati da D’Ercole, nonostante le condanne adesso rischiano la casa

E' un incubo senza fine quello che stanno vivendo 15 famiglie di Nettuno, che hanno comprato una casa, l'hanno integralmente pagata

E’ un incubo senza fine quello che stanno vivendo 15 famiglie di Nettuno, che hanno comprato una casa, l’hanno integralmente pagata e adesso rischiano di finire per strada. Molti hanno oltre 70 anni, alcuni sfiorano i 90. Patologie dell’età, figli disabili a carico e un’ansia che non li abbandona mai.
Si tratta delle famiglie vittime della truffa delle cooperative edilizie di D’Ercole, che prese dei contributi per costruire in zona Cretarossa, vicino al Poligono, intascò le rate del mutuo delle famiglie senza mai versarle. La Banca solo dopo 8 anni si è ricordata di chiedere i soldi ai proprietari di casa, gettandoli nello sconforto. Negli anni una serie di denunce, accuse e un giudizio del Tribunale che certifica la truffa e ha condannato D’Ercole e i suoi complici.
Nonostante questo la Banca ha continuato a chiedere i soldi alle famiglie e adesso le abitazioni sono finite all’asta. I residenti hanno anche avviato una causa per far valere l’usucapione e restare in possesso delle abitazioni in cui vivono e che hanno pagato. Il giudizio è ancora in corso. Nel frattempo anche la politica si sta mobilitando per evitare oltre alla truffa anche la beffa di perdere un’abitazione pagata. E’ di queste ore un’interrogazione al Ministero di Fratelli d’Italia per bloccare questo oltraggio a delle famiglie che da anni stanno pagando, emotivamente e materialmente una truffa che nasce anche dai mancati controlli del Ministero sull’operato della Cooperativa. Tante le responsabilità in campo ma gli unici a soffrirne le conseguenze sono i residenti.
“Ci hanno abbandonato tutti – fanno sapere – siamo anziani, malati e a rischio sfratto. Abbiamo pagato le nostre case, c’è gente che chiede di entrare e vederle perché sono all’asta, ma noi da qui non ce ne andremo queste case ci appartengono, le abbiamo pagate”.
Se anche le case fossero vendute all’asta è bene ricordare che sulle proprietà pende un giudizio di usucapione che, in caso di vittoria, renderebbe nulla la vendita. Resta poi da capire che genere di persone possono acquistare all’asta delle abitazioni che i residenti hanno regolarmente pagato. Con che coraggio si avvieranno pratiche di sfratto, che possono durare anni (e in questo caso meno male) per cacciare di casa persone anziane che hanno lavorato una vita e fatto sacrifici, per un’abitazione che ancora non possono definire di proprietà.