di Federico Arancio
Siamo in finale. Dopo una partita lunghissima, i calci di rigore, l’errore di Morata e il gol di Jorginho, lo possiamo dire, siamo in finale. La gioia è stata indescrivibile, i caroselli delle macchine ad Anzio e Nettuno sono continuati per tutta la notte, la gente in piazza che urla, che sventola il tricolore ci portano agli eventi sportivi di qualche anno fa, prima del covid. Qualcuno addirittura si tuffa nella fontana del Dio Nettuno, come ad Anzio in quella di piazza Pia. I clacson delle macchine fanno da sottofondo ad un’emozione incontenibile.
Ora manca il passo più importante, e come dice il Mancio “i meriti sono dei ragazzi perché tre anni fa ci hanno creduto da subito, ma non è ancora finita. Dobbiamo recuperare le forze che sono rimaste perché c’è una finale da vincere”.