Ieri sera una serata evento, in un’atmosfera magica, ha preso vita al Forte Sangallo di Nettuno, dove la cultura si è sposata perfettamente con la memoria delle tradizioni nettunesi.
“La meraviglia di un abito rosso” il titolo della serata culturale organizzata dall’Associazione La Stella del mare, con la collaborazione della Regione Lazio che ha finanziato l’evento e con il Patrocinio del Comune di Nettuno.
Ad aprire le danze Corrado Cicco, presidente dell’Associazione, che ha illustrato le finalità della serata che ha fatto chiarezza sulle origini e la tradizione del costume rosso Nettunese, che da oltre 500 incanta chi lo vede. E’ stato Cicco a dare la parola al Sindaco Alessandro Coppola, ospite insieme all’assessore alla cultura Camilla Ludovidi e alla Dirigente Margherita Camarda, tutti omaggiati dall’Associazione con un acquerello di Stefano Garau che ritrae una donna di Nettuno con l’abito rosso della tradizione.
“In questa serata magica – ha detto il Sindaco – rivivono le nostre tradizioni, ringrazio il mio amico Gianfranco Rabbini che porta la cultura locale a livelli meravigliosi, ci siamo schierati in coalizioni opposte alle elezioni ma come me ama Nettuno e vuole solo il ben di questa città, questo ci vedrà sempre uniti. Ringrazio anche il professor Clemente Marigliani, per il suo contributo essenziale a questo bellissimo evento. Il professore ha un solo difetto, che lui è di Anzio, ma nessuno di noi è perfetto” ha concluso il Sindaco con una battuta affettuosa. Quindi ha preso la parola l’assessore Ludovisi.
“Sono felice di vedere questa sera tanta gente – ha detto – vuol dire che stiamo superando la pandemia e torniamo a vivere e fare cultura, questo evento è meraviglioso, spero di farlo diventare un appuntamento fisso del nostro calendario ed è una ripartenza di grande qualità”. Poi si è entrati nel vivo con l’accorata presentazione di Rabbini e i dettagli culturali della storia dell’abito del semrpre interessante professor Marigliani. Protagonista della serata una riproduzione artigianale dell’abito rosso nettunese (che esiste anche in una versione con la gomma blu) indossato da una ragazza del posto, che è andata a comporre un quadro dal vivo che rappresenta lo storico abito, abilmente riprodotto in una scenografia firmata da Stefano Garau. Il tutto nella cornice del Forte Sangallo, allestito per l’occasione con fiori e candele ovunque, con la presenza di figuranti in costume d’epoca all’ingresso e per il cortile e la presenza di musicanti dal vivo. Una serata di vera magia, assolutamente da ripetere.
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