A fronte di un’”inefficienza reiterata del Gestore del servizio idrico che, ancora oggi, non riesce a raggiungere standard di qualità adeguati, la Conferenza dei Sindaci, senza aver effettuato nessun tipo di controllo e verifica su come vengono spesi i soldi degli utenti, ha deliberato – spiega l’avvocato Conte di Confconsumatori – un nuovo aumento delle tariffe dell’acqua”.
Per la Confconsumatori dalla relazione della Segreteria Tecnico Operativa dell’Ato 4 è emerso dell’altro: “l’imperfetta conoscenza delle infrastrutture delle fognature; inadeguate condizioni fisiche delle condotte fognarie e l’inadeguatezza degli scaricatori di piena. In più è previsto un unico intervento nel piano degli investimenti sulla sorgente Mazzoccolo nel 2023 mentre per quella Capodacqua non c’è nulla. La Confconsumatori motiva il ritocco delle tariffe idriche per il fatto che l’ente gestore sia finito nella classe E, quella più basso: “Tutta questa inefficienza comporta ulteriori costi per gli utenti e ulteriori aumenti per i quadrienni futuri. E’ un meccanismo a catena che ai soli Sindaci è dato il “potere” di interrompere”.
Il ritocco della tariffa idrica, andava approvata entro il 30 giugno per evitare di perdere i finanziamenti pubblici previsto dal Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In effetti si chiedeva ai rappresentanti dei comuni dell’Ato 4 “di abbassare i metri di condotta lineari da riparare, per passare dalla manutenzione ordinaria a quella straordinaria, chiedendo e pretendendo che dai 10 metri di oggi previsti si passi a 5 metri. Un’altra richiesta contenuta nella delibera è quella di aumentare da 60mila euro a 100mila euro il tetto per l’importo dei lavori di manutenzione ordinaria. L’ente gestore – secondo l’avvocato Conte – sarà più libero di agire senza chiedere ed essere autorizzato dalla segreteria tecnica operativa e quindi dall’assemblea dei sindaci. Per la Confconsumatori è stata “aumentata ulteriormente la disponibilità economica con la quale Acqualatina agisce da sola senza essere controllata dalla parte pubblica”.