Alternativa per Anzio cominciava a muovere i suoi passi proprio tre anni fa, presentandosi come lista civica alle amministrative del 2018, raccogliendo un ottimo risultato ed eleggendo in consiglio comunale Luca Brignone, nostro candidato sindaco. Nel gennaio 2019 si è costituita come associazione, con lo scopo di mettere radici nei quartieri di Anzio e di piantare semi per un futuro migliore.
Oggi compie un altro passo importante rinnovando le cariche sociali. La presidente uscente Valentina Caprari lascia il suo incarico per (felicissimi) motivi personali. A lei vanno i più affettuosi auguri e il più caloroso ringraziamento per il lavoro svolto da parte di tutta Alternativa per Anzio. L’assemblea dell’associazione ha eletto come nuova presidente Simonetta Pagliaricci. Il nuovo direttivo di Alternativa per Anzio sarà dunque composto da Simonetta Pagliaricci stessa e da Valentina Caprari, Tiziana D’Alfonso, Alessandro Dino, Maurizio Mariani, Gabriele Palomba e Stefania Salvucci. Una scelta naturale e di continuità col buon lavoro svolto.
In questi tre anni abbiamo infatti tenuto fede all’impegno iniziale, caratterizzandoci come la realtà più vitale e attiva del panorama politico cittadino, facendo politica dentro e fuori le istituzioni, lavorando sui temi cardine del nostro programma e cruciali per il futuro della città: la “Vignarola”, il porto, il piano particolareggiato del centro, il servizio di raccolta rifiuti, l’opposizione agli impianti biogas e stoccaggio rifiuti alla Sacida, la riqualificazione dei quartieri di Anzio, le politiche sociali e la valorizzazione dei beni archeologici. Abbiamo cercato di farlo con un metodo diverso da quello a cui siamo abituati qui ad Anzio: quello della partecipazione e dell’inclusione, coinvolgendo la cittadinanza nell’elaborazione e nella promozione delle nostre proposte. Ne è un esempio il “Progetto Lavinio”, nel quale abbiamo coinvolto energie fresche e per cui abbiamo raccolto ben 700 firme. Contiamo di dare seguito a questo progetto-pilota per proposte simili anche in altri quartieri di Anzio. Allo stesso tempo, abbiamo provato a rimediare alle mancanze della sinistra “ufficiale” e dei partiti nazionali, organizzando nella nostra città eventi su temi di ampio respiro: antifascismo, sfruttamento e sicurezza dei lavoratori (migranti e non), disuguaglianze economiche, legalità e lotta alla criminalità organizzata.
Abbiamo ormai passato la metà della consiliatura. La maggioranza di destra si è dimostrata ancora una volta arrogante, poco attenta ai bisogni di tutta la città e refrattaria a un vero dialogo costruttivo. Tutto questo non ci sorprende, ma comunque ci amareggia, perché Anzio merita di meglio. Sta a noi costruire un’alternativa a questo sistema di potere. Si deve provare ad organizzare una proposta politica nuova, plurale e di cambiamento, di cui Alternativa per Anzio può rappresentare il fulcro. Per questo vogliamo aprire un dialogo con chi vuole una Anzio diversa, con le realtà associative, con i comitati, con le altre forze politiche di opposizione, ma soprattutto con le tante cittadine e i tanti cittadini insoddisfatti della realtà presente. Perché questo dialogo porti finalmente a dei risultati concreti, ci sentiamo di dire con forza una cosa: l’alternativa a questa destra non si costruisce facendo accordi con transfughi e malpancisti o con interminabili tavoli di trattative che non portano a nulla. Si costruisce nelle piazze e nelle strade, parlando con la città di idee per la città. Solo così si potrà evitare l’ennesimo fallimento, l’ennesima sconfitta elettorale, l’ennesima vittoria di un gruppo di potere che tiene in ostaggio Anzio da troppo tempo.