Home Cronaca Paura per l’asina Gigia, impantanata a Tor Caldara: Salvata dai Pompieri

Paura per l’asina Gigia, impantanata a Tor Caldara: Salvata dai Pompieri

Scampato pericolo per Gigia l’asinella più anziana residente nella Riserva Naturale di Tor Caldara ad Anzio. Lo scorso sabato mattina,

Scampato pericolo per Gigia l’asinella più anziana residente nella Riserva Naturale di Tor Caldara ad Anzio. Lo scorso sabato mattina, l’animale pascolando intorno alla riserva sul lato di via dei Lillà è finita in una pozza di fango avvistata dai guardia parco, sono prontamente partiti i soccorsi, oltre ai guardia parco ed a diversi volontari, tra cui il gestore di un vicino centro ippico anche due squadre dei Vigili del fuoco della stazione di Pomezia, da Roma anche una squadra del Soccorso Alpino e Fluviale SAF, il cui intervento con un imbracatura si è rivelato fondamentale per mettere in salvo l’animale ormai terrorizzato; ha prestato le prime cure il veterinario della USL RM 6.
Si era temuto il peggio per Gigia che ha ben trentacinque anni e ha passato ore davvero difficili: ora è tornata a pascolare nel suo recinto assieme alla figlia ed alla nipote.
Per tutti coloro che le vogliono conoscere ricordiamo che la riserva è aperta al pubblico il giovedì, sabato e domenica dalle 9 alle 14 con ultimo ingresso alle ore 13.30. L’ingresso è libero e gratuito.
Il percorso del sentiero, dove si trova anche il recinto delle asinelle, attraversa tutta la Riserva perpendicolarmente alla costa. È possibile osservare i principali aspetti della vegetazione dai boschi di leccio fino alla flora che resiste alla salsedine del litorale.
Tor Caldara è un lembo di costa miracolosamente scampato all’urbanizzazione, tra abitati di Anzio e Lavinio. Una torre eretta nel Cinquecento per l’avvistamento dei pirati saraceni oggi fa la guardia alle dune fossili, frequentate dai Gruccioni, e all’intrico della macchia mediterranea.
Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) a livello europeo è un vero scrigno di tesori: una testimonianza ormai rara delle antiche foreste litoranee che occupavano l’intero settore costiero del Lazio meridionale. La ricchezza di ambienti concentrati in un fazzoletto di territorio fa da contraltare ad una lunga storia, sia geologica, sia umana che ha visto protagonista questo luogo.
F.T.