EDITORIALE DI APPROFONDIMENTO SCIENTIFICO A CURA
del Dottor Gaetano Mauro
Direttore della Farmacia Cinque Miglia ad Anzio
e docente a contratto di Farmacologia presso L’Università di Tor Vergata laurea in Infermieristica sede S. Eugenio Roma
INTEGRATORI ALIMENTARI E FARMACI: TANTE DIFFERENZE, UNICO SCOPO
Gentile Dottor Mauro, in redazione sono sopraggiunte richieste affinché si approfondisse, nell’ambito della sua rubrica, la sentita tematica della differenza tra gli integratori alimentari, quelli venduti in farmacia, e i farmaci. Potrebbe toglierci qualche dubbio?
Molto volentieri! Le differenze tra queste due tipologie di prodotti della salute sono molte, sebbene non sempre chiare al grande pubblico. I farmaci sono, per definizione: “ogni sostanza o associazione di sostanze che possa essere utilizzata sull’uomo o somministrata all’uomo allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche, esercitando un’azione farmacologica, immunologica o metabolica, ovvero di stabilire una diagnosi medica”. In poche parole, sono prodotti la cui efficacia e sicurezza sono comprovate, prima dell’immissione in commercio, da approfonditi studi clinici sull’uomo che possono durare anche diversi anni. Inoltre, dopo la commercializzazione, è presente, per questa tipologia di prodotti, una articolata rete di farmacovigilanza al fine di garantire ai pazienti un costante monitoraggio del rischio e del beneficio conseguente al loro utilizzo.
Gli integratori alimentari sono per definizione: “prodotti alimentari destinati ad integrare la dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”. L’iter autorizzativo per l’immissione in commercio degli integratori alimentari non prevede studi clinici approfonditi sull’efficacia nella cura di una malattia, ragione per cui non possono vantare proprietà medicinali, ma possono favorire i meccanismi fisiologici di benessere o di guarigione dalle malattie.
Entrambe le categorie di prodotti hanno lo scopo di migliorare lo stato di salute e di benessere, ma partendo da presupposti formali e sostanziali molto differenti.
Gentile dottore, la differenza tra le due categorie di prodotti è quindi notevolissima, in sostanza cosa ci consiglia?
Entrambe le categorie di prodotti vanno utilizzate nel modo corretto e, preferibilmente, sotto controllo medico o con l’ausilio professionale del farmacista di fiducia. Alle volte può succedere che, visto l’iter regolatorio più breve e semplice, le aziende producano integratori che rispondono più prontamente alle esigenze della popolazione (cosa che è anche accaduta durante l’emergenza pandemica attuale), altre volte, invece, poiché le formulazioni di estratti di piante (fitocomplessi) renderebbero difficile la registrazione di un farmaco, preferiscano, introdurre nel mercato un integratore alimentare. Con ciò non voglio assolutamente affermare che gli integratori siano prodotti meno sicuri in quanto è previsto un approfondito controllo delle componenti e dei processi produttivi da parte del ministero della salute sulle aziende che producono integratori, ma sicuramente un integratore non può essere paragonato ad un farmaco o sostituirsi ad esso nella cura o prevenzione di una malattia.
Dottor Mauro, come facciamo a riconoscere un farmaco da un integratore alimentare, alle volte ci si può confondere?
La confusione che si può generare nel distinguere la classe di appartenenza di un prodotto è lecita. Alle volte il nome di un integratore potrebbe ricordare un farmaco, inoltre molto spesso farmaci e integratori vengono prescritti dai medici nella stessa ricetta. Il farmacista è sempre disponibile a chiarirvi ogni dubbio. L’integratore alimentare non può essere fiscalmente deducibile come spesa medica. La confezione dell’integratore non presenta fustelle adesive tipiche dei farmaci (che servono alla tracciabilità univoca del farmaco), non è presente il foglietto illustrativo che descrive indicazioni, posologia, controindicazioni ed effetti collaterali etc..
Dottore, in conclusione, cosa può consigliare ai pazienti per una scelta consapevole nella ricerca di salute e benessere.
La cosa fondamentale è che il paziente sia ben consapevole dei prodotti che assume. Farmaci e integratori devono essere sempre prescritti o consigliati da un medico o un farmacista. Va evitato il passaparola o la lettura di informazioni apprese dal web su siti non attendibili. Sia i farmaci sia gli integratori possono favorire lo stato di salute e benessere ma possono in entrambi i casi dare luogo a tossicità a lungo temine. Costruireste un palazzo senza il progetto di un ingegnere? Perseguiamo la salute attraverso il consiglio del medico e del farmacista.