“Mi han fatto ieri il procedimento, mi son sentito male, io sarei andato giù a Latina, avrei preso un bastone, dallo sulla testa a questi coglioni di politici bastardi, cioè la persona più malfidata, scorretta, ladrona che c’è l’hanno messa lì”. Basterebbero queste parole dell’ex manager dell’Asl pontina e attuale direttore generale dell’Azienda sanitaria Roma 2, Giorgio Casati, intercettato nelle indagini sulla cosiddetta concorsopoli Asl, per dare il senso di quanto gli attuali intrecci tra politica e sanità nel Lazio abbiano avvelenato il clima e quanto pesino nella gestione del sistema con cui va tutelata la salute dei cittadini.
A finire in manette Claudio Rainone, si è dimesso da Direttore Amministrativo dell’Asl il 20 aprile scorso dopo che, circa un mese prima, era stato confermato dalla stessa Asl nel suo ruolo di facente funzioni. Rainone è rimasto, però, come direttore dell’Uoc Reclutamento e, soprattutto, è stato arrestato (domiciliari) perché Presidente delle due Commissioni d’esame che giudicavano i due concorsi: quello dei 70 posti per assistente amministrativo cat. C (dicembre 2020) annullato in autotutela, e un altro relativo a 23 posti da collaboratore amministrativo professionale cat. D (settembre 2019). Ma come inizia l’inchiesta a due tra Polizia e Finanza? Rainone è intercettato in un altro procedimento, si tratta dell’operazione “Movida” che ha portato agli arresti della famiglia dei Di Silvio. Lì, la Squadra Mobile di Latina inizia a scoprire il mondo di Rainone intercettando un uomo che lavora al Santa Maria Goretti che ha rapporti indiretti con i Di Silvio. Poi emerge la figura di Mario Graziano Esposito, il secondo arrestato per il concorso, funzionario dell’unità operativa complessa Reclutamento (la stessa area amministrativa di Rainone) e segretario delle Commissioni esaminatrici che giudicano i concorrenti dei due concorsi, colui che avrebbe passato compito e domande ad almeno 5 persone. Il 27 settembre 2020 si presentano al Liceo Grassi di Latina 471 concorrenti, di questi, in 68 hanno superano la prova scritta. Il 7 e 8 ottobre 2020 vengono svolte le prove orali. Il 9 novembre 2020 viene determinata la graduatoria dei 23 vincitori, tutti sono stati contattati dal Dottor Rainone. Tra questi 23 ci sono già sei indagati. Ai primi posti del concorso, con i voti più alti, tanti figli e parenti di dipendenti della stessa Azienda sanitaria e di alcuni politici. In piedi anche un ricorso al Tar di chi è risultato idoneo e non accetta l’annullamento del concorso.