“Ho presentato un’Interrogazione sulla grave situazione del trattamento di rifiuti ad Anzio, con la richiesta di monitorare la situazione ambientale e valutare l’attivazione della legge sulle aree a rischio ambientale. Nella zona di Sacida–Padiglione esiste un impianto biogas di proporzioni superiori alle esigenze del territorio, già autorizzato dalle strutture tecniche regionali nel periodo a ridosso dell’approvazione del Piano Regionale Gestione Rifiuti (PRGR). Proprio il Piano Regionale stabilisce le distanze degli impianti dai siti sensibili – quali ad esempio le scuole – ma il primo impianto non le rispetta. Ora è in cantiere un altro impianto, ugualmente non conforme con le distanze, nell’area della medesima scuola. Sarebbe ragionevole oltre che obbligatorio, sia rispettare le distanze stabilite da centri abitati e siti sensibili che commisurare gli impianti alle esigenze della cittadinanza, minimizzando l’impatto attraverso strutture piccole, diffuse sul territorio e di proprietà pubblica, come chiede il PRGR. Non trovo riscontri da parte del Comune di Anzio sulle reali iniziative di tutela, che rientrano nelle sue competenze, in tema urbanistico ad esempio, poste in essere in questi ultimi mesi”. Lo scrive in una nota stampa Marco Cacciatore di Europa Verde, Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Regione Lazio.