Home Politica Il Sindaco di Anzio: “Le minacce alla Giannino a orologeria, colpiscono me”

Il Sindaco di Anzio: “Le minacce alla Giannino a orologeria, colpiscono me”

Se le sono cantate in consiglio comunale, sempre mantenendo un tono moderato, il consigliere Luca Brignone di Alternativa per Anzio e il Sindaco

Il Sindaco di Anzio Candido De Angelis

Se le sono cantate in consiglio comunale, sempre mantenendo un tono moderato, il consigliere Luca Brignone di Alternativa per Anzio e il Sindaco Candido De Angelis, che ha detto la sua sulle minacce arrivate nei giorni scorsi al consigliere del Pd Lina Giannino.
La questione è stata sollevata proprio dal consigliere Brignone che, dopo aver rinnovato il suo sostena all’amica Lina, ha chiesto al Sindaco “se non si vergognasse per il comunicato amministrativo legato alle minacce in cui i continua a parlare di buona Amministrazione e se volesse chiedere scusa sempre per il comunicato, esprimendo infine un sostegno incondizionato alla consigliera Giannino”.
Il Sindaco, dopo aver ricordato Battiato, è entrato nel merito. “E’ perché sono Sindaco che mi modero nel dire la mia, se fossi consigliere comunale sarei molto più chiaro. Sono convito – ha spiegato De Angelis – che la considera Giannino non corra pericoli, queste letterine sono ad orologeria, sopra c’è scritto Rosalba Giannino ma sono indirizzate a Candido De Angelis. Ogni volta che questa Amministrazione fa cose egregie, che ha il suo momento di visibilità, arriva la letterina per distogliere l’attenzione dal nostro buon governo. Vorrei essere ascoltato dalle forze di polizia per dire quello che penso. Questa è la mia opinione. Dico questo perché a fianco di un’opposizione costruttiva, come quella della Marracino e della Pollastrini, di Guain, ce né una meno costruttiva, costituita da Brignone e dalla Giannino, ma non è un’opposizione che merita questo trattamento. Non ci sono motivi per queste lettere, non ci sono complotti da sventare o poteri occulti infastiditi dalla vostra opposizione che è legittima e non particolarmente insopportabile. Non mi piace però il termine vergogna. Io non mi vergogno di nulla, a 64 anni di guardo allo specchio tranquillamente. Lei si vergogna del suo operato in questo consiglio? – ha chiesto al Sindaco rivolto a Brignone – pensa di aver fatto un buon lavoro nel rappresentare i suoi elettori? Io non mi vergogno, non mi piace la solidarietà pelosa e finta e sono convinto che le minacce al consigliere Giannino non siano dirette a lei”. Il consigliere Brignone, che si è detto non soddisfatto della replica ha poi commentato “Non sta al Sindaco dare le pagelle all’opposizione – ha concluso – non le ho detto di vergognarsi per il suo operato ma per la comunicazione istituzionale legata a questo episodio e mi vergogno io per averla fatta a nome della città”.