E’ stata inviata al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Marco Vincenzi un’interrogazione a risposta scritta sull’autorizzazione concessa all’Impianto di stoccaggio rifiuti Anzio.
“Premesso che – si legge nell’interrogazione – sull’area di Sàcida – Padiglione (Anzio, Roma) nella quale già è presente un impianto biometano da FORSU già realizzato e in funzione, denominato Anziobiowaste, situato in via Spadellata 5 insistono altri due progetti di impianti per il trattamento rifiuti: Eco Transport in via Cinque miglia snc – impianto di stoccaggio rifiuti recentemente approvato da Città metropolitana di Roma capitale (CMRC) – e Green future 2015, impianto biometano da FORSU e stoccaggio rifiuti, in via Amedeo Nazzari snc, che invece non è stato autorizzato dalla Direzione rifiuti della Regione Lazio; risulta attualmente in fase di approvazione in CMRC un ulteriore progetto di impianto di stoccaggio rifiuti della società Eco Transport, da situarsi in via Spadellata a poca distanza dal sopracitato impianto biometano Anziobiowaste; la relativa Conferenza dei Servizi inizialmente prevista in CMRC per il 10 maggio 2021, è stata posticipata al 9 giugno 2021, in quanto la CMRC comunica che sul cumulo di impianti presenti nella zona debba esprimersi la Regione Lazio ed in particolare l’Area V.I.A. della Direzione regionale Politiche ambientali e ciclo dei rifiuti. Considerato che la disposizione di tali impianti e progetti grava su un’area al centro del quale insiste la scuola primaria e dell’infanzia Angelita (ex-Spalviera); all’interno del suddetto sito sono risultano inoltre presenti abitazioni civili. Visti il D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale – TUA) per quanto concerne le procedure per gli insediamenti di impianti di trattamento rifiuti urbani; Il Piano Regionale Gestione Rifiuti (PRGR) approvato in data 06/08/2020 dal Consiglio Regionale che stabilisce distanze di sicurezza, fattori di esclusione e di attenzione progettuale per gli insediamenti di impianti, nonché i fabbisogni di trattamento regionali; La LR 13/2019 sulle aree a rischio ambientale che istituisce strumenti di precauzione e di risanamento in caso di rilevo di alterazioni ambientali tali da far ritenere che sussista un rischio di dànno. SI INTERROGA la Giunta regionale del Lazio e l’assessorato competente per sapere: quali azioni ritenga di mettere in opera al fine della salvaguardia e della tutela della salute dei cittadini della zona interessata. In particolare se non si ritenga opportuno attivare un monitoraggio inerente la salubrità ambientale dell’area suddetta e su questa base considerare l’eventualità dell’applicazione della LR 13/2019 in tema di area a rischio ambientale”. L’interrogazione è stata presentata dal Gruppo Misto – Europa Verde.