Home Cronaca Il Comandante Arancio scrive ai Sindacati: “Esterrefatto, inutile ogni confronto”

Il Comandante Arancio scrive ai Sindacati: “Esterrefatto, inutile ogni confronto”

Alla missiva dei Sindacati di categoria che contestavano la modifica dell'orario della Polizia locale di Anzio, in base al quale chi lavorava

Il comandante della Polizia locale di Anzio Antonio Arancio

Alla missiva dei Sindacati di categoria che contestavano la modifica dell’orario della Polizia locale di Anzio, in base al quale chi lavorava nel fine settimana maturava due giorni di riposo infrasettimanali “andando ad incidere sui servizi settimanali, poiché il risposo riguardava oltre il 50% del personale”, il Comandante Antonio Arancio, anche lui con un passato da sindacalista, ha scritto una nota di replica durissima ai Sindacati.
“Sono esterrefatto dalla vostra nota – scrive Arancio – a nulla sono valsi gli incontri effettuati per far capire la necessità di una modifica dell’orario di lavoro, derivante da esigenze che scaturiscono da un fortissimo interesse pubblico generato dal momento drammatico che stiamo vivendo. A nulla è servito rappresentare che l’aumento di personale nei giorni di sabato e domenica dovuto all’aumento esponenziale delle presenze, e i servizi consequenziali a fronte delle Ordinanze del Questore, genera di fatto la maturazione di due giorni di risposo che incidono gravemente sui servizi infrasettimanali”. Il comandante sottolinea poi che sono stati sbloccati fondi “per ammortizzare il disagio” del cambio di orario. “Il momento, la collettività – conclude Arancio – ci impongono uno sforzo in più per essere presenti come tanti altri operatori pubblici, medici, infermieri, forze dell’ordine ed è quello che noi dobbiamo interiorizzare quali operatori al servizio dei cittadini. Ecco da dove nasce il mio “atto unilaterale” seppur a malincuore, come voi lo chiamate. Non voglio sottolineare le tante inesattezze addotte per giustificare l’orario attuale, sarebbe inutile e controproducente”. “Il lavoro va considerato come una missione – sottolinea Arancio – è impensabile tirarsi indietro in un momento drammatico per il popolo italiano”. Nonostante la lettera la protesta è andata avanti.