Chi teme di essere positivo lo sa: per fare i tamponi per il Covid bisogna andare a una postazione “drive in”. Senza scendere dall’auto, ci si sottopone a tampone e si torna a casa. E chi non ha l’auto? Niente drive in in maniera categorica. Lo ha provato a sue spese una mamma che ha dovuto portare il figlio, studente di Pomezia, al drive in di Villa Albani di Anzio dopo che un compagno di classe è risultato positivo. La donna, non avendo l’auto è andata ad Anzio coi mezzi pubblici, con il ragazzo a rischio di contagio.
“Siamo entrati e già all’ingresso una guardia giurata ci aveva ammonito che era possibile fare il test solo se si arrivava in auto, io ho risposto che non avevo un’auto e la guardia mi ha indicato di andare a chiedere informazioni presso un tendone bianco a circa 100 metri”, ha raccontato la donna. “In questo tendone, detto drive in, erano in corso i test rapidi da parte di 5-6 infermieri, ho atteso che uno si liberasse e ho chiesto di effettuare il test a mio figlio, la risposta è stata negativa: lì si poteva fare solo se si arriva in auto. “Ma io non ho un’auto, come posso fare?”, la risposta è stata “torni accompagnato da uno con un’auto, se non viene in auto lei non fa il test”.Quel giorno erano lì anche i compagni di classe di suo figlio per lo stesso motivo, lui ne ha notato uno nelle auto in coda, è salito e ha potuto effettuare il test, ma un altro ragazzo è stato allontanato e non ha fatto il test. “In un ospedale pubblico si discrimina e si omette un servizio pubblico ai meno abbienti e comunque a chi non ha un’auto”, ha concluso la donna. Sull’episodio è stato presentato un esposto in Procura.
Viene a piedi a fare il tampone al drive in di Villa Albani, test rifiutato
Chi teme di essere positivo lo sa: per fare i tamponi per il Covid bisogna andare a una postazione “drive in”. Senza scendere dall’auto,