E’ una storia di coraggio quella che vede protagonista una donna di 75 anni di Anzio, una madre coraggio, che ha puntato il dito in Tribunale contro gli usurai che stavano taglieggiando il figlio. Eulalia, questo il suo nome, qualche giorno durante la requisitoria al processo Gramigna, che vede vede diversi membri del clan Casamonica della zona di Porta Furba imputati per 416bis, il sostituto procuratore della Dda di Roma, Giovanni Musarò, l’ha citata esaltando il suo ruolo nell’inchiesta. “Eulalia è un personaggio incredibile, fossero tutti come lei forse non esisterebbe la mafia”. Il riferimento è alla deposizione della donna che ad aprile ha ripetuto in aula, punto per punto, la vicenda del prestito a strozzo dei Casamonica a suo figlio, un agente finanziario di Anzio. Quattro anni fa la donna ha scoperto che il figlio inviava dei vaglia postali dall’ufficio di Anzio agli usurai. “Mio figlio mi chiedeva soldi ogni mese e faceva dei vaglia, a quel punto mi sono insospettita e ho insistito. Lui mi ha detto: ‘li mando agli strozzini’, ai Casamonica”. Eulalia quando ha scoperto che il figlio era minacciato dai Casamonica lo ha mandato via da Anzio, gli ha pagato un biglietto aereo per gli Stati Uniti e ha fatto una colletta per recuperare la somma da pagare, oltre 6mila euro. Per raggiungere quella cifra ha dato fondo a tutto, ha venduto anche la fede nuziale. In seguito è stata convocata dai carabinieri di Frascati che seguivano la vicenda e li ha ricostruito tutti i fatti.