A metà della prossima settimana, i frammenti di un’astronave cinese potrebbero colpire l’Italia centrale e meridionale. Il relitto spaziale sta viaggiando senza controllo e non è ancora chiaro dove possa cascare. Secondo alcuni esperti, Roma e il Lazio sono considerabili zone “a rischio”.
Il razzo cinese Lunga Marcia 5B, che il 29 aprile scorso ha portato in orbita il primo modulo della stazione spaziale Tiangong, infatti, è in caduta incontrollata verso la Terra e sembra possa colpire il centro sud italiano.
La notizia è stata confermata dall’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, che sta monitorando le orbite del razzo.
Gli esperti però non si sbilanciano e spiegano che da qui alla prossima settimana, l’orbita potrebbe subire variazioni. Dopo il lancio, lo stadio del razzo è stato abbandonato e da allora il segnale è stato perso. L’unico parametro da tenere in considerazione quindi sarebbe il freno dell’atmosfera, che lo sta spingendo verso il nostro pianeta. Importante sottolineare che essendo la Terra costituita per oltre il 70% dai mari, ci sono buone probabilità che i pericolosi frammenti finiscano in acqua, o in un’area disabitata.
Non si tratta ovviamente del primo episodio, infatti un centinaio di tonnellate di detriti spaziali ogni anno danno vita a una cinquantina di eventi di questo tipo.
Nell’attesa, la Nasa e l’Esa portano avanti un’importante simulazione volta ad affrontare un finto asteroide distante 57 milioni di chilometri che ha il 5% di probabilità di colpire la Terra intorno al 20 ottobre 2021.