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Video punitivo ad Anzio, Coordinamento antimafia e Reti di giustizia: “Preoccupante”

Le associazioni scriventi esprimono profonda preoccupazione per il video che da sabato circola su numerose chat ed online ad Anzio e Nettuno. Nel video un “regista”, che asserisce di essere uscito dal carcere da 4 settimane, fa sfilare un giovane nudo per il porto di Anzio, in violazione anche del coprifuoco, e persino davanti al comando della squadriglia navale della gdf. Il regista (in possesso evidentemente di un mezzo di coercizione molto convincente) afferma: ”Guardate il pagliaccio che mi ha rubato dentro la macchina. Si fa una passeggiata per Anzio nudo, questa si chiama disciplina. Guarda alla telecamera, sorridi. Ho detto che devi sorridere, sorridi. E poi sferra uno sganassone. Questa è la sua pischella, la figlia di Armando Di Silvio. Sorridi anche tu. Anzi se mi rode il c…, tanto sono uscito da quattro settimane dal gabbio, ci facciamo una bella passeggiata fino a Nettuno, che ne pensi?” La gravità del video ed il messaggio che si evidenzia è palese in cui l’autore vuole “imporsi” sulle vittime in forza della sua carica d’intimidazione altrimenti non si spiega l’arrendevolezza delle vittime. Questa vicenda è di estrema gravità in un contesto dove già in passato sono emersi fatti di estrema gravità in un territorio dove il modello criminale di matrice mafiosa e camorristica è estremamente diffuso: da Anzio, a Nettuno ad Aprilia. Chiediamo alle forze dell’ordine un rapido chiarimento di questi fatti che non sono tollerabili in qualsiasi comunità civile.
Edoardo Levantini
Il presidente di Associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno
Fabrizio Marras
Il presidente di Reti di Giustizia – il sociale contro le mafie