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Commissione sul Porto di Anzio, i nodi sul socio privato ancora da sciogliere

E’ stata trasmessa in diretta streaming la Commissione di controllo e garanzia del Comune di Anzio, convocata dal capogruppo consiliare del Movimento 5 stelle Rita Pollastrini che doveva trattare la questione della Capo d’Anzio e del Porto di Anzio, con l’audizione del Dirigente dell’Area economico finanziaria Luigi D’Aprano. Per un problema tecnico di audio proprio l’intervento del Dirigente, il primo in ordine cronologico, è rimasto un mistero.
L’audio della commissione è stato disponibile a partire dall’intervento, lunghissimo, del consigliere di Italia viva Anna Marracino che ha intrattenuto i presenti per oltre 40 minuti, che ha ripercorso in maniera certosina, il percorso del Porto, dal progetto presentato dalla giunta Mastracci, fino al ‘nodo’ che, per dirla con le parole della Marracino “solo il Sindaco Bruschini può sciogliere”.
Le domande a cui serve una risposta sono due: perché quando ne ha avuto l’opportunità, con l’indicazione diretta del consiglio comunale in tal senso, il Comune di Anzio non ha acquistato le quote del socio privato per rendere il porto interamente pubblico?
Per quale motivo il parere dell’avvocato Cancrini (parere che sostiene come dal 2012 la Capo d’Anzio ed il Comune si siano mossi nella totale illegittimità, poiché Marconi non avrebbe dovuto acquisire le quote oggi in suo possesso visto che, come l’Avvocato scrive chiaramente, prima di cedere le quote della Capo d’Anzio a Marconi, Italia Navigando doveva avere il formale assenso del Comune che deteneva il 61% della società, assenso mai concesso) è rimasto in un cassetto fino a che non è stato richiesto con un formale accesso agli atti?
La Marracino aggiunge diverse e ulteriori domande tecniche, sul personale, il versamento dei contributi e quant’altro, compreso il perché sia stato chiesto, a pagamento, il parere dell’avvocato Cancrini che poi non è stato tenuto in considerazione.
La Marracino, che non esita a definire Marconi “socio abusivo” cita poi una serie di mail, allegate agli atti, che testimoniano un confronto sul tema controverso della partecipazione del socio privato.
Il Presidente Pollastrini, dopo l’intervento fiume della Marracino ha invitato gli altri commissari ad interventi più rispettosi di tutti i presenti, meno prolissi. L’hanno presa in parola sia il consigliere Millaci che il consigliere Presicce, che in un minuto hanno detto, sostanzialmente che “il Porto è della città e non dei Sindaci e che bisogna guardare al futuro e non al passato. Quindi il consigliere del Pd Lina Giannino ha invece rimarcato che il “Porto deve tornare ad Anzio perché fino ad oggi è stato del centrodestra. Poi una stoccata alla Marracino: il suo intervento requisitoria su Bruschini a favore di De Angelis, ogni volta ce la dobbiamo sorbire in consiglio comunale faccio qualche domanda senza che si addormenta nessuno”. La Giannino ha chiesto il giro di affari della Capo d’Anzio, che si aggira sugli 800mila euro, dei contributi al personale, che gli uffici confermano: sono stati pagati.