Saranno interrogati domani i primi quattro arrestati nell’ambito dell’operazione “Babele” dei Carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia che, sotto il coordinamento della Procura di Latina e della Direzione distrettuale antimafia di Roma, hanno arrestato 16 persone accusate di traffico, possesso e vendita di stupefacente. A casa, agli arresti domiciliari, una persona di Anzio coinvolta ma ritenuta marginale all’organizzazione.
A undici di questi si contesta anche l’associazione per delinquere visto che l’organizzazione, come hanno sottolineato le forze di polizia, era ben organizzata, strutturata, aveva caratteristiche verticistiche e, proprio al vertice, c’erano due soggetti giovanissimi: Stefano Licari 28 anni e Riccardo Mortella suo coetaneo. Fanno parte dell’associazione, secondo le indagini, e sono quindi stati arrestati, anche Daniele Jalal Mariconte, Marco Maddaloni, Alessandro Marcellino, Osvaldo Cuni, Giorgio Olzai, Alessio Mozzetti, Claudio Mortella, Roberta Malizia ed Emanuela Ventimiglia.
A loro si aggiungono altri soggetti che hanno ottenuto gli arresti domiciliari perché ritenuti mera manovalanza, non meccanismi dell’associazione per delinquere: Liberata La Femina di Anzio 45enne, Domenico Dionisi, Catalin AlexandruNegrea, Fabrizio Feliciello e Mustapha Machkour.
Spaccio di droga ad Aprilia, ai domiciliari anche una 45enne di Anzio
Saranno interrogati domani i primi quattro soggetti finiti in manette l'altra mattina nell'ambito dell'operazione "Babele" dei Carabinieri