“I Servizi Anagrafici di Anzio continuano ad essere disastrosi”. Lo sostiene il consigliere comunale del Movimento 5 stelle di Anzio Rita Pollastrini.
“E’ trascorso un anno da quando presentai un interrogazione al Sindaco sulla situazione del rilascio delle residenze, le risposte furono di vaghi impegni per migliorare il servizio eppure ad oggi nulla è cambiato. Parliamo di tempi fino a sei sette mesi e oltre, quando invece la legge prevede che il cambio di residenza avvenga in tempo reale. Cosa dice la legge? Ai sensi del DL 9 Febbraio 2012 n.5 ” l’ufficiale d’anagrafe, nei due giorni lavorativi successivi alla presentazione delle dichiarazioni effettua le registrazioni delle dichiarazioni ricevute, fermo restando che gli effetti giuridici delle stesse decorrono dalla data di presentazione.”
Due giorni.
La stessa norma stabilisce che il Comune ha 45 giorni di tempo per effettuare gli accertamenti sulla veridicità delle dichiarazioni rilasciate, entro i quali comunicare le eventuali esiti negativi degli accertamenti. Qualora non ci sono comunicazioni entro i 45 giorni vale il silenzio assenso e la residenza è assegnata definitivamente
Entro 45 giorni. Cosa accade invece?
I Servizi Demografici sono gravemente sotto organico per una città di quasi sessantamila abitanti, le dotazioni informatiche necessitano di adeguamenti e i fondi che il bilancio ha destinato a questo settore strategico sono pochi. Basti pensare che si destinano 60.000 euro per le spese postali e solo 12.000 mila per l’adeguamento informatico.
Stesso discorso per il rilascio delle Carte d’identità elettroniche con tempi biblici.
È inammissibile che si parli soltanto di strade asfaltate e di Rinascita cittadina lasciando i Servizi Demografici privi di risorse.
Vista la situazione, e nell’attesa che il comune entri, con forte ritardo, nell’Anagrafe nazionale dei Residenti ho ritenuto opportuno presentare un esposto alla Prefettura e alla Procura della Repubblica affinché si chiariscano eventuali responsabilità del mancato rispetto della legge sulle residenze”.