“Ci corre l’obbligo di lanciare un allarme sulla campagna di vaccinazione in atto. Se si vuole, ed è obbligo morale, sanitario, sociale economico, farlo occorre mettere in condizioni di vaccinare la prima linea del sistema nel territorio. I medici di medicina generale sono l’ossatura del sistema sanitario nazionale ma sono fermi al palo. E’ assurdo, ricevono dosi di vaccino con il contagocce, con un sistema di distribuzione caotico, spesso arbitrario, senza certezze”. Così la Fimmg Lazio, la Federazione dei medici di famiglia regionale dopo gli ultimi sviluppi della campagna vaccinale COV -19.
“Non abbiamo nessuna sicurezza sulle dosi – spiegano dalla Fimmg – ci danno quello che avanza al sistema, oppure ci chiedono di fare quello che non sono in grado di fare loro: i domiciliari, ma secondo le loro agende, non sulla scorta delle priorità che il medico conosce per i propri pazienti. E’ disperante dover dire ai pazienti: non possiamo fare nulla, disdire gli appuntamenti dati, dire ricorrete alla prenotazione. E’ umiliante. Si privilegiano gli hub, ma puntare solo e soltanto su queste strutture e’ un errore. Aprire punti vaccinali negli ospedali dovrebbe essere opzione aggiuntiva, finale, e invece si va verso la ospedalizzazione anche di questa battaglia che, per essere vinta deve coinvolgere il territorio.
La Lombardia è nel caos proprio perchè ha puntato sull’ospedalizzazione estrema umiliando il territorio e i medici che lo presidiano. Vedere anziani alla Nuvola ed in altri hub in fila, spesso accompagnati, non è un bello spettacolo. Dovrebbe essere la soluzione di sostegno non la via principale. Se si vuole vincere questa guerra serve che i medici di medicina generale vengano riforniti regolarmente di vaccini. Inutile mettere in campo farmacisti o altre figure. Inutile creare pasticci. Serve linearità. Ben venga l’aiuto di tutti ma la prima linea, quella presente ovunque in questa Regione e in questo paese, venga messa in condizione di fare la propria parte. L’Inghilterra lo ha fatto e i risultati si vedono. La carenza di vaccini è un problema oggettivo, ma ora sono in arrivo 5 milioni di dosi. Ecco invertiamo il meccanismo, dateci i vaccini per gli anziani delle città, dei paesi, dei piccoli centri delle frazioni, in montagna come al mare. I pazienti lo chiedono e noi oggi siamo costretti all’impotenza. Ci rivolgiamo al generale Figliuolo perchè indichi con decisione alle Regioni di imboccare questa strada , chiediamo alla Regione Lazio di essere protagonista di questo cambiamento : Riservare una quota, cospicua, dei nuovi arrivi alla medicina generale, confidando nella organizzazione dei medici che funziona.
Noi siamo in grado di fare milioni di vaccini, lo abbiamo dimostrato. Dateci i vaccini , eliminate la burocrazia in eccesso. Date i vaccini alla prima linea altrimenti questa guerra non si vince”.