Ricorreva ieri il Dantedì, giornata nazionale in memoria di Dante Alighieri, quest’anno particolarmente importante per la ricorrenza dei 700 anni della sua morte.
Secondo gli studiosi, nella notte fra giovedì 24 e venerdì 25 marzo del 1300, si colloca l’inizio del viaggio del Sommo Poeta, Padre della Lingua Italiana, nell’aldilà della Divina Commedia.
Il percorso storico-culturale della Memoria, fortemente voluto dal Sindaco, Candido De Angelis, e dall’Amministrazione Comunale, continua volgendo oggi il motto “Anzio non dimentica!” alla poesia dantesca, pietra miliare della cultura ed al suo messaggio universale, da trasmettere di generazione in generazione.
“I nostri giovani – dice il Sindaco, Candido De Angelis – non devono perdere l’occasione di conoscere i versi di Dante Alighieri, tanto noti in tutto il mondo, quanto amati, e devono fare tesoro delle lezioni dei loro ottimi insegnanti, che colgo l’occasione di ringraziare per il grande lavoro, svolto fra mille difficoltà, in un momento in cui la scuola sta subendo una rivoluzione epocale, con il ricorso alla didattica a distanza, a causa della pandemia. Oggi, molti insegnanti e molti ragazzi, separati da uno schermo, staranno parlando di Dante Alighieri. Ne sia fatto tesoro!”.
“Mi unisco al Sindaco nel ringraziare di cuore il corpo docenti – aggiunge l’Assessore alla Scuola, Laura Nolfi – ed è proprio di un’insegnante l’aneddoto raccontato in un’intervista rilasciata in occasione del Dantedì, che mi sento di condividere con i più giovani, a testimonianza della straordinaria attualità del genio dantesco e del suo viaggio nell’animo umano: – nella mia personale memoria e nella mia vita di docente, c’è stato un momento che porterò sempre nel mio cuore: una studentessa che stava attraversando un periodo delicato, parlando di sé, mi ha sussurrato che avrebbe voluto anche lei avere Virgilio che la prendesse per mano e la accompagnasse nel percorso infernale e difficile dell’esistenza, che le indicasse la strada -. Colgo l’occasione, inoltre, proprio nel Dantedì, – conclude l’Assessore Nolfi – per dire a studenti e genitori di non mollare e di non abbassare la guardia di fronte al virus, come patologia del corpo, ma anche al virus dell’abbandono scolastico, che si insinua, purtroppo, nel divario digitale che ad Anzio, comunque, abbiamo lavorato sodo per colmare”.