“L’incidente sul lavoro che è accaduto a Nettuno, e che ha visto vittima un operaio edile, ora in condizioni gravi in ospedale, ci ricorda quale sia la condizione dei lavoratori nell’Italia di oggi. Saranno le indagini, si spera, a stabilire le eventuali responsabilità, ma evidentemente i numerosi incidenti nei luoghi di lavoro che si verificano con cadenza tristemente giornaliera in tutto il Paese, sono il frutto delle scelte politiche e delle dinamiche capitalistiche contemporanee che hanno ridotto le tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, costretti a salari bassi e a regimi concorrenziali insostenibili, che le aziende spesso affrontano risparmiando sulla sicurezza, considerate come un mero costo. In nome del solo profitto, a tutti i costi, aumentano intensità e sfruttamento del lavoro, con la presenza di catene di appalti e subappalti dagli opacissimi profili giuridici, senza parlare della distorsione dell’uso del modello cooperativo. L’indebolimento dell’Ispettorato del Lavoro, dei controlli dell’Inps e dall’Inail, la totale assenza della politica, la sudditanza dei lavoratori timorosi di perdere il posto e ricattabili, crea una situazione infernale all’origine di incidenti che hanno la frequenza e la numerosità di un bollettino di guerra”. Così in una nota stampa Umberto Spallotta, segretario Rifondazione Comunista Anzio e Roberto Alicandri Consigliere comunale Nettuno a seguito dell’incidente che ha visto un uomo finire in ospedale.