Home Politica L’assessore Tomei: “Gesto di rabbia ingiustificabile, dramma legato alla crisi”

L’assessore Tomei: “Gesto di rabbia ingiustificabile, dramma legato alla crisi”

"In merito all’episodio che si è verificato ieri in centro a Nettuno e che ha riguardato un mio familiare e i suoi soci, prendo le distanze dal gesto

L'assessore Fabrizio Tomei
“In merito all’episodio che si è verificato ieri in centro a Nettuno e che ha riguardato un mio familiare e i suoi soci, prendo le distanze dal gesto, che non è condivisibile in nessuna occasione”.
Lo scrive in una nota stampa l’assessore del Comune di Nettuno Fabrizio Tomei, in relazione agli ombrelloni spostati sul Lungomare da un suo familiare nella giornata di ieri.
“Senza voler trovare giustificazioni – sottolinea Tomei – voglio precisare che la mia famiglia, da oltre un anno, chiede di fare luce sulla situazione del suolo pubblico non ottenendo risposte rispetto alla situazione delle concessioni in corso. Nel mio ruolo di Assessore ho sempre cercato di evitare intromissioni e di rivolgermi alla Polizia locale in forma ufficiale, proprio per il rispetto del ruolo che ricopro. Paradossalmente, il rispetto di questo ruolo mi ha creato problemi in famiglia.
I miei familiari e i loro soci, come molti altri, hanno patito un anno di crisi nerissima. L’attività in piazza è stata aperta un anno e mezzo fa ed ha potuto lavorare solo pochi mesi. I costi di affitto altissimi invece sono costanti. In questa situazione l’attività ha a disposizione, con regolare licenza, 48mq di suolo pubblico che tuttavia, sono stati occupati, senza titolo, da altre attività.
Ieri, poche ore prima che un mio familiare spostasse gli ombrelloni e in uno scatto d’ira ne buttasse uno a terra, anche gli ombrelloni della nostra attività erano stati spostati senza alcuna comunicazione e senza alcun titolo.
Questa mattina, quando sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Nettuno, la situazione è stata ripristinata a come era prima che i nostri ombrelloni venissero spostati. Io spero che questa sia l’occasione per fare finalmente chiarezza sulle concessioni di suolo pubblico di tutta la zona. Ho assistito personalmente allo scatto d’ira di un mio familiare, che ho cercato di fermare anche se solo a parole. Non mi sono avvicinato per bloccarlo perché tante persone erano pronte a fotografare quello che accadeva e non volevo mettere in imbarazzo nessuno dando la sensazione che io stesso stessi spostando gli ombrelloni. Da assessore ed esponente della politica non posso in alcun modo condividere il gesto del mio familiare, ma da figlio e da cittadino comprendo invece fin troppo bene il livello di esasperazione che vive chi ha un’attività commerciale, in un periodo in cui si lavora senza alcuna garanzia e con la sola certezza delle spese fisse da continuare a pagare. Mi farò promotore presso l’Amministrazione comunale di una verifica complessiva sulle concessioni di suolo pubblico, perché anche altre attività commerciali vivono una situazione di contesa che va risolta nel rispetto delle regole vigenti. I commercianti non possono essere abbandonati a se stessi ed arrivare ad un livello di esasperazione tale che li spinge ad avere comportamenti inopportuni”.