Un consigliere comunale di Anzio il giorno dopo il consiglio comunale dello scorso 10 marzo è risultato positivo al covid 19. Dopo poche ore si è diffusa la notizia che la moglie fosse positiva al virus dal giorno precedente e che, nonostante questo, lui si sia presentato comunque in consiglio. Un’accusa grave considerata la potenzialità del contagio. Una versione questa che il consigliere (di cui preserviamo l’identità) smentisce in maniera categoria. “La mattina del consiglio comunale mi sono svegliato con un leggero mal di testa ed ho preso un analgesico – spiega – ho pensato di avere un attacco di cervicale certamente non il coronavirus. Il giorno dopo ho avvertito una leggera influenza e, insieme a mia moglie, ci siamo recati prima da un privato e poi presso la Asl, per fare il tampone, a cui siamo entrambi risultati positivi. Ho subito avvertito il Comune, che ha avviato il protocollo di rito previsto in questi casi. Fortunatamente il consiglio comunale si svolge con regole stringenti sul distanziamento personale e sui dispositivi di protezione individuale. Io non avevo tosse o altri sintomi e, quando ho misurato la temperatura all’ingresso, erano sotto i 37 gradi. Ho sempre portato la mascherina e sono stato al mio posto. La Asl – ha poi aggiunto – ha ritenuto di disporre la quarantena preventiva per soli due consiglieri comunali, quelli a me più vicini, entrambi comunque distanti oltre un metro e per gli agenti di polizia presenti in assise. Mi dispiace per questa situazione ma ci tengo a sottolineare che ho agito in perfetta buona fede. Non era un consiglio comunale in cui la mia presenza era fondamentale, sono andato per senso civico con la convinzione assoluta di stare bene”. Il consigliere ci ha quindi fornito i referti con la data dei tamponi (11/03/2021).
“In molti mi hanno chiamato – ha poi concluso il consigliere – perché anche se nessuno ha fatto il mio nome chi mi è vicino sa bene di chi si tratta e le accuse che mi sono state mosse sono gravissime, non appena mi sentirò meglio con il mio avvocato faremo tutte le valutazioni del caso per difendere in ogni sede il mio buon nome e il fatto di aver avuto un corretto comportamento”.