“Ricorre oggi la Giornata Internazionale della Donna ed in questo giorno, care concittadine, voglio rivolgere a voi uno speciale augurio e un particolare ringraziamento per il ruolo fondamentale che ricoprite all’interno della nostra società. Un ringraziamento che deve avere valore per tutti i giorni dell’anno e non solo per oggi e questo deve essere il nostro compito, il compito di ognuno di noi, nel nostro agire quotidiano. Questa giornata è solo l’occasione per fermarsi a riflettere alle tante battaglie, alle difficoltà, alla sofferenza e alla discriminazione che ancora oggi milioni di donne patiscono nel mondo. La parità di genere e la parità salariale devono essere concetti e obiettivi unitari che tutti insieme dobbiamo perseguire ogni singolo giorno e non solo in occasione di una ricorrenza. Diritti sacrosanti e giusti che ancora oggi la nostra società, colpevolmente, non è riuscita pienamente a raggiungere. Troppe ancora oggi sono le donne vittime di femminicidio e di violenza domestica, due tra le piaghe più dolorose della nostra società figlia di un maschilismo latente e becero che sfocia in una cieca, bieca e ingiustificata e ingiustificabile forma d’odio nei confronti delle donne con conseguenze spesso drammatiche e irreversibili.
Questo 8 marzo 2021 cade ad un anno esatto da quando la pandemia ha travolto definitivamente la nostra nazione. L’ultimo giorno prima del lockdown, parola fino ad allora quasi sconosciuta, divenuta improvvisamente di uso comune. Una parola che ha significato paura, distanza, dolore e apprensione. È anche il giorno in cui ho appreso ed ho dovuto divulgare l’accertamento del primo caso di Coronavirus nella nostra città, il primo di 1900 casi. L’inizio di un dramma che ha portato 47 nostri concittadini a perdere la vita per questo maledetto virus. Oggi più che mai il mio pensiero va alle tante, tantissime donne che in questo anno infernale sono state i nostri angeli custodi, dottoresse ed infermiere schierate in prima linea nella lotta al Coronavirus, così come le donne delle forze armate e della polizia e anche della nostra Polizia Locale che saluto con particolare e caloroso affetto, così come le amministratrici, le donne dirigenti nel nostro Ente, le consigliere comunali e le dipendenti del nostro Comune che non si sono risparmiate, lavorando senza sosta per dare risposte e sostegno alla cittadinanza. Il loro ruolo è stato, e sarà sempre, più arduo di quello di noi uomini chiamate a conciliare il loro impegno professionale con quello altrettanto delicato di madri e punti cardine delle nostre famiglie, pilastro dell’intera società italiana non abbastanza valorizzato. Grazie alle donne per tutto quello che fanno e che l’8 marzo sia ogni giorno e non una volta solo l’anno”.
Questo il sentito messaggio del Sindaco della Città di Nettuno Alessandro Coppola.